Parla Guido Crosetto. E lo fa in territorio "ostile", a In altre parole, il programma condotto da Massimo Gramellini su La7. Nella puntata di sabato 5 marzo, il ministro della Difesa, ha spiegato come a suo giudizio il mondo sta entrando in una fase storica segnata da un netto cambiamento di paradigma geopolitico. Crosetto ha tracciato uno scenario globale in cui le democrazie non sembrano più essere al centro della scena. "Questa non è più l’epoca delle grandi democrazie. Sarà l’epoca delle grandi potenze, che quasi mai sono grandi democrazie. Dobbiamo abituarci a una epoca di questo tipo", ha affermato.
Pur rivendicando la solidità dei valori democratici italiani, Crosetto ha riconosciuto i limiti del nostro peso sulla scena internazionale. "Noi rimarremo una grande democrazia – continua l'esponente del governo di Giorgia Meloni – ma siamo un piccolo Paese. Temo un G7 dove non ci saranno più Germania, Francia, Italia ma in cui ci saranno Stati Uniti, Cina, India, Arabia Saudita, Russia, le grandi potenze, indipendentemente dalle conquiste sociali e democratiche. E questo può cambiare l’agenda del mondo".
Il ministro ha quindi sottolineato l’urgenza di difendere i valori democratici in modo realistico, alla luce dei nuovi equilibri globali e delle sfide che si profilano all’orizzonte. "Dobbiamo concentrarci sui valori, ma imparare a difenderli in modo pragmatico, in un confronto con il mondo che sarà sempre più accelerato e difficile, come ci sta dimostrando Trump, in cui magari non si è amici ma si diventa concorrenti. Spero non sia il caso con gli Stati Uniti. L’Europa dovrebbe darsi una sveglia – osserva ancora Crosetto – uscire da un torpore in cui pensavamo di vivere in un mondo bucolico. Il mondo è difficile e va affrontato con serietà".
Crosetto è intervenuto anche in merito alle critiche mosse dal Movimento 5 Stelle, il tutto poco dopo la piazzata a Roma contro il riarmo. A chi lo accusa di promuovere l'aumento degli arsenali, ha risposto con fermezza: "Non ho intenzione di mettermi l’elmetto, non ho mai parlato di riarmo, questa parola mi ha dato fastidio fin dal primo giorno, ho sempre ritenuto che dobbiamo parlare di difesa", ha dichiarato, riferendosi agli slogan visti in piazza. Una discreta bordata contro Giuseppe Conte.
Infine, il ministro ha commentato anche la questione dei dazi americani, sottolineando i possibili effetti negativi di una politica commerciale isolazionista. "Alla fine faranno male agli Usa come al resto del mondo. Penso che con Trump bisogna trattare e l’Europa deve uscire dalla bolla che ha costruito e mettere la sua economia in condizioni di crescere", ha concluso Crosetto.