Dal congresso della Lega in corso a Firenze, si torna a rilanciare l'idea di Matteo Salvini al Viminale. A ribadirlo, tra gli altri, Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio alla Camera.
"La Lega ha dimostrato di avere una persona che sui temi della sicurezza ha rischiato la propria vita e la propria libertà personale per ottenere dei risultati", ha scandito sabato dal palco Molinari. E per togliere ogni dubbio, a stretto giro di posta ha aggiunto: "Quella persona è Matteo Salvini".
E ancora: "In questo momento sull'amministrazione della giustizia, della sicurezza, dell'immigrazione clandestina, non basta l'ottimo lavoro ordinario che stiamo facendo - ha rimarcato il capogruppo -, penso che da questo congresso debba uscire la richiesta di un lavoro straordinario sulla sicurezza che soltanto Matteo Salvini tornando al Viminale potrà fare".
Insomma, secondo Molinari, Salvini dovrà "chiedere ancora per la Lega quella posizione". Parole accolte da un standing ovation dell'intero congresso, la platea tutta in piedi. Un messaggio - Salvini al Viminale - poi ribadito anche da Romeo e dai vicesegretari, Stefani Crippa e Durigon.
Il giorno successivo, a margine di lavori, Molinari ha poi commentato il "no" di Forza Italia circa il ritorno del segretario al Viminale: "Forza Italia può dire le sue cose, il Congresso della Lega dice quello che pensa la Lega". E ancora, ha aggiunto: "Questo è un congresso che riafferma e definisce la linea della Lega e dice quello che ritiene la Lega. La base, i militanti e i dirigenti della Lega ritengono che Salvini sarebbe la figura migliore per quel ruolo. Se la Meloni dice no? Qui siamo a casa della Lega, quindi diciamo quello che pensiamo noi. Il congresso della Lega chiede questo e si vedrà cosa succederà", ha concluso il capogruppo.