Capezzone, "il ritorno di Taruffi!". Meloni e Calenda, Pd in crisi isterica

lunedì 31 marzo 2025
Capezzone, "il ritorno di Taruffi!". Meloni e Calenda, Pd in crisi isterica
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"Arrabbiato e inc***to": sono queste le due definizioni che Trump ha dato di sé stesso alla Nbc a proposito delle relazioni con la Russia. "E' la terza volta che Trump usa espressioni robuste nei confronti di Putin", ricorda Daniele Capezzone nel suo "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi. Il presidente americano si sottrae all'etichetta e alla narrazione di "pupazzo nelle mani del Cremlino". "E come ne escono i giornali? Non commentando - nota ancora il direttore editoriale di Libero -. Troverete pezzi di cronaca e solo due commenti, quello del sottoscritto e quello di Anna Zafesova su La Stampa, tutti gli altri vedrete che da domani torneranno a dire Trump 'marionetta', 'pupazzo', 'cagnolino' eccetera eccetera".

Politica italiana: "Un po' di tensioni tra Forza Italia e la Lega, esacerbate dai giornali di centrosinistra. Tajani ha parlato ieri di 'sfasciacarrozze' e i quotidiani d'area appiccicano la parola alla Lega e a Salvini". 

C'è l'eco della presenza di Giorgia Meloni al congresso di Carlo Calenda. "Perché Calenda ha ospitato Meloni? Secondo il Corriere della Sera, immaginando una contropartita sulla legge elettorale che possa teoricamente aiutare la formazione di un terzo polo che possa disarticolare il centrosinistra. Arturo Scotto ritira fuori i liberali e i fascisti e poi c'è il mitico Igor Taruffi, che con Baruffi, Alivernini e Furfaro forma i Fab 4 che circondano la Schlein. Oggi Tatuffi, capo dell'organizzazione del Pd, dice a Calenda che deve scegliere".

Intervista di Lorenzo Guerini, capo dei riformisti del Pd, ex ministro della Difesa oggi capo del Copasir, al Foglio: "Promette molto più di quel che mantiene. Sono cautissime, democristianissime, smussatissime messe a punto, nessuna rottura con la Schlein. La sensazione è che i riformisti tratteranno quanti seggi concederà loro Schlein in sede di formazione delle liste".

E poi sul Domani "nuovo pesantissimo attacco contro il ministro della Difesa Guido Crosetto, che avrebbe subito un paio di pignoramenti per debiti poi pagati quando non era parlamentare. La risposta di Crosetto è durissima". E poi tornano i "faristi" del Colle, con Mattarella che starebbe attenzionando un paio di situazioni. "A leggere i giornali questo garante sarebbe dappertutto".