Alessandra Todde, il governo dice no al ricorso sulla decadenza: cosa succede ora

sabato 29 marzo 2025
Alessandra Todde, il governo dice no al ricorso sulla decadenza: cosa succede ora
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Il governo Meloni dice no al ricorso della governatrice sarda Alessandra Todde sulla decadenza dal suo ruolo per il caso del presunto mancato rendiconto elettorale nella campagna per il voto del febbraio 2024. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, deliberando quindi di resistere in giudizio per conflitto di attribuzione proposto, ai sensi dell'articolo 134 della Costituzione, dalla regione Sardegna contro lo Stato e, per esso, il presidente del Consiglio dei ministri, il Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d'appello di Cagliari e il ministero della giustizia per l'annullamento dell'ordinanza-ingiunzione del 20 dicembre 2024, depositata in data 3 gennaio 2025, di decadenza di Alessandra Todde dalla carica di Presidente della regione Sardegna. Questo quanto si legge nel comunicato finale del Cdm.

Cosa succede se cade la presidente? A quel punto potrebbe decadere anche l’intero consiglio regionale. In realtà però l’organo assembleare può decadere solo in alcuni casi specifici: sfiducia dell’Aula, decesso, gravi violazioni di legge o atti contrari alla Costituzione. Dunque, non tramite un’ordinanza ingiunzione emessa dal collegio di garanzia come è accaduto nel caso della governatrice Todde. Ora la parola potrebbe passare alla Corte Costituzionale.

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