Romano Prodi non si scusa. E il Pd si stringe intorno a lui. Nonostante le ultime immagini trasmesse da Giovanni Floris a DiMartedì fossero inequivocabili, l'ex presidente del Consiglio ha continuato a proporre la sua versione dei fatti. Secondo lui, la tirata di capelli a Lavinia Orefici non è stata un'aggressione violenta. Al contrario, si è trattato di un semplice gesto affettuoso male interpretato dai soliti mistificatori di destra. "I sicari del giornalismo di regime", come li aveva definiti Massimo Giannini sui social. La versione dell'ex premier, però, non ha convinto nessuno. Tranne gli esponenti del Pd, che da bravi scolaretti hanno fatto quadrato intorno al loro professore difendendolo a spada tratta.
Giorgio Gori, per esempio, si è subito fiondato su X per attaccare i suoi avversari politici: "Colpisce la frustrazione che avvelena la destra nei confronti di Romano Prodi, dopo più di trent’anni, e che ancora ne muove il tentativo, patetico, di ammaccarne l’immagine. La sua colpa: averli battuti due volte, e non rinunciare a dire ciò che pensa, senza nulla temere". E poi, come se ciò non bastasse, ha postato una foto direttamente da Bruxelles - dove è presente anche il professore con il suo progetto di Università del Mediterraneo - per mandare un chiaro messaggio a tutti: Prodi non si tocca. "Noi, la delegazione del Partito democratico al Parlamento Europeo, stiamo con Romano Prodi", ha scritto l'eurodeputato dem allegando sui social lo scatto di gruppo.
Ma la mossa di Gori non sembra aver sortito l'effetto sperato. Anzi, sotto il tweet dell'eurodeputato del Pd sono comparsi commenti di utenti indignati contro la scelta del Nazareno di difendere l'indifendibile. E, dal contenuto dei messaggi postati, si capisce perfettamente che molti di loro sono proprio elettori del Pd. "State con chi ha tirato i capelli a una giornalista perché aveva fatto una domanda non gradita? Peggio dei fascisti!", ha scritto un utente. "Ok, visto che siete con lui...ditegli di chiedere scusa e così la finiamo in gentilezza. Altrimenti i fasci ci massacrano gli zebedei fino alla fine dei tempi!", ha osservato un altro. Infine, la stoccata finale: "Non è tanto la tirata di capelli, quanto il modo vergognoso con il quale le si è rivolto! Tante morali (giuste) su il patriarcato e poi state dalla parte di un uomo che tratta una donna in quel modo? Io l’ho trovato schifoso... gli mancava solo la bava alla bocca". Insomma, verrebbe da dire: di male in Prodi.
Noi, la delegazione del Partito Democratico al Parlamento Europeo, stiamo con Romano Prodi. pic.twitter.com/GRWZuML7p6
— Giorgio Gori (@giorgio_gori) March 26, 2025