Sono ore di grande angoscia per la salute di Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte è stato ricoverato ieri al Policlinico Gemelli di in seguito alla violenta depressione che lo ha colpito negli ultimi mesi. Il trattenimento in ospedale si è reso necessario in seguito all’aggravarsi della sua condizione psicologica: Sgarbi infatti ha deciso di interrompere la sua alimentazione e di non proseguire le cure prescritte dai medici. La gravità della sua situazione era apparsa evidente dalle parole che lo storico volto della tv italiana aveva rilasciato in un’intervista all’inserto di Repubblica alcuni giorni fa: «Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto». A testimoniare il periodo di profondo buio vissuto dal critico 72enne, il suo giudizio sul personaggio burrascoso che ha sempre interpretato: «Oggi lo vedrei come una parte di me distante, come un calore di fiamma lontano. Oggi guardo le cose senza il desiderio di essere coinvolto. Senza rappresentare una parte».
Un uomo totalmente diverso dal mattatore dei salotti tv che non risparmiava un «capra, capra, capra» a nessuno. A testimoniare ulteriormente la criticità del momento ci sono gli appelli pubblici degli amici storici del critico a stringersi a lui. Il giornalista Marcello Veneziani ha pubblicato una lettera per lo storico amico sulla Verità, spiegando poi in un’intervista al Corriere: «Ho esitato ma credo sia giusto dimostrargli che c’è chi gli è vicino con apprensione nel dolore». «Vittorio sa suscitare sentimenti forti anche di ira che poi, quasi alchemicamente, possono diventare sentimenti forti di affetto», ha continuato Veneziani, concludendo: «Al Gemelli abbiamo già visto per fortuna un happy end (le dimissioni di Papa Francesco dopo due mesi di ricovero, ndr). Speriamo in un bis per Vittorio».
Anche il fondatore di Libero, Vittorio Feltri, ha parlato della malattia che ha colpito l’amico: «Ne ho sofferto anch’io. Dunque non mi sorprende il calvario che hai passato, lo smarrimento, la confusione. Quel buco nero dove ti infili come un calzino spaiato e non vorresti uscire più». «Dare consigli non si può- ha continuato il giornalista-, è da stolti solo pensarlo. Ogni depressione è una storia a sé».
Vittorio Sgarbi, il ricovero in ospedale: "Cosa c'è dietro la sua depressione"
Ansia per Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte è ricoverato da 10 giorni al Gemelli: non si alzava dal letto e ...Una vita trascorsa sempre al massimo fra arte, politica e televisione. Deputato della Repubblica per cinque legislature, è stato anche sindaco di San Severino Marche, Salemi, Sutri e Arpino, oltre che sottosegretario di Stato alla Cultura dei governi Berlusconi II e Meloni. Una personalità che ha segnato la storia della cultura popolare italiana, tanto che i social sono stati invasi di messaggi di vicinanza e affetto. Amici e fan, nella speranza che il loro calore possa aiutarlo a superare questo momento drammatico della sua vita, non stanno smettendo di scrivere. Il critico d’arte resta sotto monitoraggio costante da parte dei medici nel tentativo di alleviare i danni causati dalla sindrome depressiva. Forza Vittorio.