I misteri e le rivelazioni sullo scandalo dei dossieraggi che ha scosso la politica italiana. In un sistema di illegalità che prende vita nel tempio sacro della Direzione nazionale Antimafia, la Superprocura ideata dal giudice Giovanni Falcone per combattere la criminalità organizzata.
Le trame tessute dai presunti spioni sono andate avanti per almeno quattro anni, in un sistematico accesso abusivo alle banche dati, utilizzate arbitrariamente da un finanziere e da un ex magistrato suo capo al gruppo Segnalazioni operazioni sospette. In quella cabina di regia, fucina dei dossier passati illegalmente ai giornalisti amici, sono stati spiati i protagonisti della scena politica, nei momenti più determinanti della storia del Paese.
Dal dossier Colle, per fermare la candidatura a Capo di Stato di Silvio Berlusconi prima e di Maria Elisabetta Alberti Casellati dopo. L'interesse smodato per i personaggi di primo piano del partito di Matteo Salvini. E la ricerca frenetica sul governo di Giorgia Meloni, con la caccia ai ministri e ai sottosegretari. Un'attività illecita segreta, venuta alla luce a seguito dell'esposto del titolare della Difesa, Guido Crosetto, preoccupato per la pubblicazione di documenti finanziari riservati, finiti sulle pagine dei giornali.
L'inchiesta di Roma ha scoperchiato il Vaso di Pandora, portando alla luce un verminaio di accessi illegali su migliaia di nomi, così mostruoso da paventare l'esistenza di un mercato dei dati riservati e un attacco sistematico alla vita democratica del Paese. Non solo. Perché le trame dei dossieraggio hanno valicato i confini nazionali talmente tanto da violare i segreti delle stanze vaticane. La domanda che politica e Chiesa ora si pongono è una: chi è il mandante? Tutto questo è nel libro Il Verminaio scritto dalle giornaliste Brunella Bolloli e Rita Cavallaro per Baldini+Castoldi. Il libro sarà presentato stasera ore 18.30 al teatro Ciro Menotti di Milano con Vittorio Feltri, Mario Sechi, Piero Colaprico. Modera Giovanni Maria Jacobazzi.