Prodi e Bertinotti, "peggio c'è solo una cosa": Crippa e la Lega inchiodano Schlein

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lunedì 24 marzo 2025
Prodi e Bertinotti, "peggio c'è solo una cosa": Crippa e la Lega inchiodano Schlein
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"Da Bertinotti e Prodi, vergognose parole e gravi comportamenti contro le donne. Peggio di loro due, c'è solo l'assordante silenzio di Elly Schlein". A puntare il dito contro la segretaria del Pd è Andrea Crippa. Il vicesegretario della Lega, in poche righe, riassume politicamente e culturalmente quanto di vergognoso è accaduto nel weekend. 

Ricapitoliamo: sabato Romano Prodi a Roma maltratta una giornalista di Quarta Repubblica colpevole di avergli fatto (educatamente) una domanda sul contenuto del Manifesto di Ventotene. Poche ore dopo, sabato sera, l'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, ospite di Massimo Gramellini a In altre parole, sempre a proposito di Ventotene sostiene nella tranquillità di tutti che "se fossi stato in aula mentre Giorgia Meloni diceva quelle parole sul Manifesto le avrei tirato un oggetto contundente". Dalla violenza verbale a quella fisica. Eppure, sui giornali, specie quelli d'area di centrosinistra, risolvono tutto con un paio di trafiletti nel migliore dei casi, e direttamente con il disinteresse (o censura?). 

Nessuno dei due rispettatissimi leader si è scusato. E a protestare dunque non sono quei progressisti che per mesi, anzi anni hanno accusato il centrodestra di alzare il livello dello scontro a livelli inaccettabili e volgarizzare il dibattito (per non parlare delle accuse sempre buone di fascismo e sessismo, essendo le vittime in questi casi due donne), ma solo gli esponenti della maggioranza. 

"Che pena", hanno scritto quelli di Fratelli d'Italia condividendo sui social l'estratto dell'intervista di Bertinotti. Sabato, su Prodi, si era scatenata per prima la Lega, sottolineando come il pacioso professore "venga pure trattato da eroe".

D'altronde, l'editorialista di Repubblica Massimo Giannini per primo ha parlato di "una giusta lezione a quei giornalisti sicari di regime". Così, tondo tondo. Commento isolato? Nient'affatto. Perché tra i pochi che a sinistra hanno deciso di parlare, spicca pure Gianni Cuperlo. Per l'onorevole dem Prodi avrà pure appoggiato una mano "in modo paternalistico" sulla spalla dell'inviata Mediaset, ma "chi conosce e frequenta il Professore sa che lo fa quando deve 'spiegare' a qualcuno che sta andando a farfalle". Ah beh. In ogni caso, "se la destra arma una polemica sul nulla vien da pensare siano davvero malconci" e "l'augurio di una serena domenica e la solidarietà". Alla giornalista? No, a Prodi.