
Ventotene, il sindaco demolisce la sinistra: "Ipocriti, Giorgia Meloni ha le sue ragioni"

Ventotene al centro del dibattito. L'isola ormai sulla bocca di tutti - dopo la bagarre in Aula - è stata oggetto di una spasmodica ricerca. "Mi hanno detto che c'è stato un esorbitante aumento di click. Io sono poco tecnologico, ma so che molti utenti hanno cercato su Google Ventotene". A dirlo è il suo sindaco, Carmine Caputo. Molti infatti, prima che Elly Schlein e compagni vari dessero vita a un acceso dibattito, non sapeva dove fosse l’isola vulcanica al largo della costa tra Lazio e Campania. Eppure per il primo cittadino, al di là della speranza che tutto questo "porti a qualcosa", "il Manifesto viene sbandierato a casaccio". Al Foglio Caputo torna a parlare del documento dell'unità politica europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 durante il periodo di confino proprio presso l'isola nel Mar Tirreno.
"Io - spiega ancora - condivido tutto quello che ha detto ieri Roberto Benigni e nondimeno credo che anche Giorgia Meloni abbia le sue ragioni". Per Caputo il Manifesto "va riletto, capito, attualizzato. Io penso che l’Europa federale, la cui idea si deve a Rossi, Spinelli e Colorni, debba comunque svincolarsi dalla cornice storica di quel testo. E cioè dalla necessità della dittatura e dall’abolizione della proprietà privata". Lui stesso ha sottoscritto una proposta per un "restyling" del Manifesto. Una proposta già presentata al Parlamento europeo "tre anni fa, quando fui eletto". All'epoca, racconta, "ci fu un parlamentare spagnolo che propose una revisione. Io la firmai. Perciò le dico: la presidente Meloni ha letto una parte del testo, che certamente stride con il nostro presente. Ciò detto, siamo d’accordo: è solo una parte. L’Europa federale è un principio che va preservato, tutelato, valorizzato. E questo è fuori discussione".
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Da qui la stoccata ai Michele Serra che sono scesi in piazza per l'Europa: "Io non penso che tutti quelli che brandiscono il Manifesto in piazza l’abbiano letto. Penso che il dibattito parlamentare sia scarso, e che la sinistra sia ipocrita. In generale più che a Berlinguer e Almirante, destra e sinistra somigliano oggi alle commedie di Virzì". Insomma, "una caricatura che non mi affascina più. Anche perché a Ventotene il fenomeno dei turisti ricchi di sinistra va scemando. E certo i giovani che vanno in piazza con Michele Serra, come i deputati dolenti a Montecitorio, il manifesto non lo conoscono bene".
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