
Meloni mette a tacere la sinistra su Ventotene: "Sono stata insultata"

"Sostegno all'Ucraina e agli sforzi Usa per la pace": è questa la posizione portata dall'Italia al tavolo del Consiglio Ue. Lo ha chiarito Giorgia Meloni incontrando la stampa al termi9ne della seduta odierna. La presidente del consiglio guarda ancora una volta con favore all'estensione a Kiev dell'articolo 5 del trattato Nato. Secondo la premier il documento finale "va nella giusta direzione" in tema di competitività e neutralità tecnologica.
Meloni ha poi giudicato positivo che si sia aperta la possibilità di garanzie europee per le spese della difesa sostenuta da privati. Elemento che era stato proposto dall'Italia. Poi la premier è tornata sulle polemiche sul Manifesto di Ventotene: "Non ho insultato nessuno, semmai sono io a essere stata insultata. Non condivido l'idea di democrazia come oligarchia della sinistra. Il manifesto? Mi sono limitata a leggerne in aula alcuni passi". Poi è tornata a parlare delle spese per il piano di Difesa europeo: "Rispetto al dibattito che abbiamo fatto in Italia noi dobbiamo ricordare che l’Unione non ha una competenza esclusiva sulla difesa, quindi la materia alla fine e in capo agli Stati nazionali. Quello che l’Unione Europea puo fare e sta facendo e mettere a disposizione un ventaglio di strumenti, poi saranno gli Stati nazionali che dovranno valutare se quali di questi strumenti vogliono utilizzare per fare il loro lavoro, per il 2% degli impegni dell’Alleanza Atlantica. Non e una chiusura totale ai prestiti, da parte mia, ma questa e una scelta che chiaramente noi dovremmo valutare, tutto considerato. Dei dettagli di questi strumenti che vengono messi a disposizione sono ancora in discussione e finché non abbiamo chiarezza su quei dettagli e non capiamo neanche l’impatto che ha". Infine ha annunciato un nuovo viaggio a Washington per incontrare il presidente Trump: "La data è ancora da definire".
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