
Ventotene, il retroscena su Meloni: "Ho fatto impazzire la sinistra". Ma arriva la smentita

La testa e il corpo di Giorgia Meloni sono a Bruxelles, dove da oggi sarà impegnata in un Consiglio europeo potenzialmente cruciale. Ma il cuore della premier è ancora idealmente alla Camera, dove mercoledì ha mandato in tilt il centrosinistra attaccando il Manifesto di Ventotene.
"Questa non è la mia Europa", ha sottolineato dopo aver letto i passi più controversi del "teso sacro" dell'europeismo di sinistra forgiato da Spinelli, Rossi e Colorni negli anni del regime fascista.
Ieri sera, appena sbarcata in Belgio, Meloni ha cenato con gli europarlamentari di Fratelli d'Italia che si sono complimentati con lei in relazione alle reazioni isteriche delle opposizioni sdegnate. Qualcuno, come Fornaro deputato del Pd ha prima urlato "Si metta in ginocchio, si vergogni!" alla premier, per poi sbattere i pugni sul bando e crollare in lacrime, consolato dai colleghi.
"Giorgia hai rotto un tabù, hai fatto un’operazione verità che tutti noi ci aspettavamo da anni, ti siamo grati", le parole quasi commosse di un meloniano nel corso del brindisi riservatissimo. Il clima all'albergo The Hotel di Bruxelles è rilassato e informale, con Meloni che soddisfatta avrebbe detto: "Li ho fatti impazzire, hanno avuto delle reazioni parossistiche, ho toccato un nervo scoperto". Per poi concludere, di fronte al bicchiere vuoto: "Ho fatto un fioretto, non bevo durante la Quaresima". Ma queste parole sono state smentite da fonti di palazzo Chigi che smentiscono categoricamente le ricostruzioni riportate da alcuni organi di stampa in merito ai colloqui tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e gli eurodeputati di Fratelli d’Italia a Bruxelles. In particolare, si precisa che Meloni non ha mai definito la propria citazione del Manifesto di Ventotene alla Camera come "una trappola" in cui sarebbero "cascati esponenti dell'opposizione con reazioni isteriche", né "una mossa mediatica" che "ha fatto impazzire la sinistra". Ogni interpretazione attribuita alle parole del Presidente al di fuori di quanto detto pubblicamente è da considerarsi priva di fondamento. Preoccupano le ormai quotidiane notizie diffuse da alcuni media su fatti mai accaduti.
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