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Ventotene, Bonelli sbraita da Parenzo: "Un atto di intelligenza, cosa deve dire Meloni"

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La sceneggiata alla Camera su Ventotene per Angelo Bonelli prosegue anche in tv, ospite di David Parenzo a L'aria che tira su La7. "Sento la profonda esigenza di sottolineare l'affermazione della premier Meloni che, nell'intervista rilasciata alla vostra Ludovica Ciriello ieri sera a Bruxelles, ha ricordato che sabato era stato distribuito il Manifesto di Ventotene, un documento vecchio di ottant'anni. E quindi? Qual e' la questione? Anche la Costituzione della Repubblica Italiana è del 1947 ed è un testo di quasi ottant'anni. Alla premier Meloni è partita, anche stavolta, la frizione", attacca il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde.  

"Quello che ha fatto la presidente del Consiglio Meloni è grave, perché dimostra l'incapacità di contestualizzare, dal punto di vista storico, chi aveva scritto il Manifesto dentro il carcere dell'isolotto di Santo Stefano. Mi riferisco ad Altiero Spinelli e a tutti i nostri padri fondatori della Repubblica, che, indipendentemente da come oggi la si possa pensare, sono passati per quel carcere. Io ricordo gli scritti di Sandro Pertini, contenuti in un diario profondamente intriso di dolore. Pertini, quando divenne presidente della Repubblica, non riuscì mai a parlarne senza emozionarsi. La presidente del Consiglio, con le parole pronunciate ieri, ha praticamente picconato e offeso le radici della nostra democrazia."

 

 

 

Bonelli prosegue: "Meloni dovrebbe essere grata, perché oggi lei è presidente del Consiglio, così come lo sono tutti i deputati e le deputate di Fratelli d'Italia e delle altre formazioni che siedono in Parlamento, proprio grazie alla lotta che ha portato alla democrazia in questo Paese. Altiero Spinelli ha rappresentato un punto fondamentale, riconosciuto in Europa. Sarebbe stato un atto di intelligenza da parte della premier Meloni dire: 'Ho sbagliato'. Invece, ieri sera ha reiterato le sue affermazioni, facendo finta di nulla e dicendo in Aula: 'Ho solo letto un testo', senza manifestare alcun giudizio critico rispetto alla storia." conclude Bonelli.

 

 

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