
La Lega denuncia i sindaci Pd: "Così finanziano Repubblica con soldi pubblici"

La sinistra ci riprova: dopo la piazza pro-Europa organizzata da Michele Serra di Repubblica, i sindaci del Pd ne indicono un'altra. Sara Funaro e Matteo Lepore, rispettivamente prima cittadina di Firenze e primo cittadino di Bologna, rendono nota sulle colonne del quotidiano una nuova manifestazione. La data da segnare in rosso è quella di sabato 5 aprile. "Le città di Bologna e Firenze, come tante altre realtà europee, sono chiamate a un ruolo fondamentale nel rafforzamento dell'Unione Europea. Oggi, più che mai, sentiamo l'urgenza di impegnarci a promuovere e difendere i valori che ci hanno uniti in questi decenni - scrivono nella lettera i due dem -. Per questo rispondendo all'appello lanciato da Michele Serra, abbiamo deciso di organizzare una nuova edizione della manifestazione 'Una piazza per l'Europa', che, dopo la bella giornata di Roma, vuole rappresentare una nuova occasione di confronto e mobilitazione. La manifestazione si terrà a Bologna il prossimo 5 aprile".
E ancora: "Abbiamo deciso di promuoverla insieme perché le nostre città hanno da sempre una comune vocazione alla pace e alla democrazia, insieme stanno collaborando su tanti temi. L'Ue è un progetto di pace, uno spazio di democrazia unico, che parla tante lingue ed è culla di culture diverse, un laboratorio di politiche avanzate. Negli ultimi anni, stiamo assistendo a un crescente scetticismo nei confronti di questo cammino. I principi democratici e di libertà sembrano essere messi in discussione dai crescenti nazionalismi".
"Gravità inaudita": scandalo con soldi pubblici, Maurizio Gasparri inchioda Roberto Gualtieri
Ma l'evento non va giù alla Lega. Attraverso una nota il Carroccio contesta "la piazza dei sindaci Pd di Firenze e Bologna" che "non dev’essere un modo per finanziare, pubblicizzare, mobilitare il quotidiano la Repubblica e la sinistra a spese dei contribuenti come successo a Roma. La gravità di quanto accaduto il 15 marzo merita massima attenzione e la Lega non intende mollare. Organizzare un altro evento, senza aver spiegato nel dettaglio lo scandalo di piazza del Popolo, è un atto di arroganza". Il motivo? L'intera manifestazione andata in scena nella Capitale è stata pagata dal Comune, ossia da inconsapevoli cittadini.
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