
Elly Schlein contro Meloni: "Fugge ancora, ricattata, muta davanti agli insulti". Ancora caos in aula

Tocca a Elly Schlein parlare. La leader del Pd è intervenuta in Aula, in occasione dell'audizione di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue. Un intervento che è arrivato con le dichiarazioni di voto, al termine di una giornata di battaglia parlamentare, di scontri, urla e insulti. Al mattino, le critiche del premier al Manifesto di Ventotene avevano fatto scattare la reazione furibonda della sinistra: contestazione in aula, poi abbandonata, dunque lo stop ai lavori. Schlein ha parlato addirittura di "oltraggio all'Europa" da parte di Meloni.
E nel corso delle dichiarazioni di voto, il tenore delle dichiarazioni della segretaria Pd non è cambiato. "La presidente Meloni é fuggita di nuovo: non la vedevamo da dicembre e le volte in cui si è palesata in questa aula si contato sulle dita delle mani" è l'esordio prima di continuare: "Si è chiusa per mesi in un silenzio imbarazzato di chi non vuole dire cosa pensa. Nel frattempo sono successe cose nel mondo di cui non si sa cosa pensi. Si sa però cosa pensa la Lega visto che il collega Molinari dice che non ha il mandato per presentarsi al Consiglio Europeo. Grazie al deputato Riccardo Molinari".
Poi si scaglia contro la risoluzione: "Tra le parole che mancano - per pudore, immagino - nella vostra risoluzione c'è il 'modello' Albania. Non lo dite nemmeno più voi che è un modello, ma parlate di soluzioni innovative. Talmente innovative che sono fallite al collaudo sulla pelle delle persone più fragili e sulle tasche degli italiani". E ancora: "Da tempo chiediamo che accanto al sostegno economico e militare" all'Ucraina "ci sia un sostegno diplomatico per porre fine al conflitto, un sostegno che fin qui è mancato. La presidente Meloni non ha assunto alcuna iniziativa, non ha mai reagito ai ricatti di Musk e Trump che ha minacciato di spegnere i suoi satelliti. Trump annuncia i dazi del 25 per cento all'Unione Europea, invece di alzare la voce con Trump se la prende con l'Unione Europea. Chiedo a Meloni quali interessi sta facendo, quelli dell'Italia o quelli degli amici. Voleva fare la pontiera si è ridotta a complice silenziosa della disgregazione dell'Unione Europea. Davanti agli insulti si reagisce e lei invece rimane muta. È una neutralità ideologica di chi non sa scegliere tra la maglia dell'Italia e il cappellino di Trump", aggiunge Schlein.
"Questo silenzio a testa bassa relega il nostro Paese ai margini". Tornando al riarmo europeo, piano su cui il Pd si è spaccato, Schlein preferisce guardare le altre coalizioni: "Nella vostra risoluzione avete fatto sparire la difesa comune e il piano von der Leyen. L'avete scritta con l'inchiostro simpatico. Ci credo che voterete compatti, non avete scritto nulla".
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