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Ilaria Salis istiga in studio da Floris: "Quello che è legale non sempre è giusto"

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Occupare case? Perché no. Ilaria Salis, ospite a DiMartedì nella puntata del 18 marzo su La7, lo dice chiaro e tondo. "Ci sono delle leggi" ma "quello che è legale non corrisponde sempre a quello che è giusto", esordisce l'ex detenuta in Ungheria. La stessa finita, nei mesi scorsi, al centro di una complicata vicenda, proprio legata a una casa occupata a Milano. 

L'Aler, infatti, ha reclamato nei suoi confronti un credito di 90mila euro come "indennità" per la presunta occupazione di un'abitazione in via Giosuè Borsi. Ecco allora che per l'eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra occupare abusivamente non può essere considerato reato. "Io penso - prosegue il suo ragionamento nello studio di Giovanni Floris - che se una persona che ha bisogno di una casa, che non gli viene garantita dallo Stato, che dovrebbe essere il tutore dei diritti di tutti, anche delle persone povere e non solo dei cittadini agiati, se questa persona occupa una casa che è lasciata colpevolmente vuota, abbandonata dagli enti gestori pubblici o da magnati della speculazione edilizia, che hanno centinaia e migliaia di appartamenti, ecco, questo non può essere considerato reato". Insomma, è un "principio di necessità".

 

 

Tornando invece alla politica, Salis prende di mira Matteo Salvini. Il vicepremier riceverà dal premier ungherese Viktor Orban. Si tratta del "Jànos Hunyadi Award", conferito a chi "difende la libertà e l'indipendenza delle nazioni europee". "Chi si somiglia, si piglia", replica prima di tornare all'attacco: "Il fatto che si parli di difendere la libertà è anche una cosa abbastanza agghiacciante, il dipingersi per quello che non si è, come se l'Europa fosse una minaccia per l'Ungheria. Io quando guardavo la televisione in carcere, per quel poco che riuscivo a capire, c'era Orban che guardava sempre all'Europa come se fosse qualcosa che andasse contro l'Ungheria, che andasse a minare la sovranità ungherese. E lui si ergeva come paladino del popolo ungherese e grazie a questo prendeva i voti". 

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