
Giorgia Meloni, "La felicità consiste nella libertà". Di chi sono queste parole e perché il premier le ha usate

"Come diceva Pericle: 'La felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Metteremo tutto il coraggio che serve, perché ai nostri figli domani non manchino la libertà e la felicità". Giorgia Meloni termina così, nell'Aula del Senato, le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Una citazione, quella del grande politico ateniese, considerato il 'padre della democrazia', che riassume i punti cruciali del discorso della premier in un momento drammatico, per l'Europa e per il mondo.
"Non è un tempo facile quello nel quale ci è stato dato il compito di guidare questa nazione - spiega non a caso il presidente del Consiglio - ma c'è una certezza: con una visione chiara, un po' di coraggio e mantenendo la bussola dell'interesse nazionale l'Italia ha tutte le carte in regole per attraversare questa tempesta".
"Sono giornate delicate, nelle quali io credo che sia più che mai necessario astenersi dal rincorrere il commento a ogni singola dichiarazione di ogni protagonista in campo, lavorando invece intensamente sul piano diplomatico, fuori dal clamore, alla ricerca di un difficile equilibrio che possa soprattutto garantire all'Ucraina un futuro sicuro e a noi la serenità che i cittadini vogliono tornare ad assaporare", ha sottolineato Meloni rispondendo idealmente a chi, dalle opposizioni, ha accusato nei giorni scorsi il capo del governo di essere letteralmente "fuggita" dal confronto internazionale.
"Per farlo, intendiamo continuare a insistere su quello che per noi non è soltanto un pilastro culturale e di civiltà, ma un banale dato di realtà: non è immaginabile costruire garanzie di sicurezza efficaci e durature dividendo l'Europa e gli Stati Uniti. È giusto che l'Europa si attrezzi per fare la propria parte, ma è nella migliore delle ipotesi ingenuo, nella peggiore folle, pensare che oggi possa fare da sola, senza la Nato, fuori da quella cornice euro-atlantica che per 75 anni ha garantito la sicurezza dell'Europa e che in questi ultimi 3 anni ha consentito all'Ucraina di resistere".
Quindi un messaggio alla sinistra: "Chi ripete ossessivamente che l'Italia dovrebbe scegliere tra Europa e Usa lo fa strumentalmente, per ragioni di polemica domestica o perché non si è accorto che la campagna elettorale americana è finita, dando a Donald Trump - piaccia o no - il mandato di governare e di conseguenza ai partner occidentali di fare i conti con questa America. Chi per ragioni diverse alimenta una narrazione diversa - sottolinea -, tentando di scavare un solco tra le due sponde dell'Atlantico, non fa che indebolire l'intero Occidente, a beneficio di ben altri attori".
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