Un certo nervosismo si è registrato al termine dell'audizione dell'ex premier Mario Draghi al Senato, poco dopo le 12,30. L'audizione sul tema della competitività, iniziata alle 10, era alle ultime battute quando nella Sala Koch, la più grande scelta per accogliere i parlamentari delle Commissioni bilancio, attività produttive e politiche della Ue, l'economista ha notato qualcosa di strano.
Dopo la sua esposizione, Draghi ha cercato di rispondere a tutte le domande accorpandole per tema. A un certo punto, però, avrebbe notato che l'attenzione stava diminuendo sempre di più. E così, mentre stava spiegando la dinamica che spinge i risparmi a lasciare l'Italia per altri Paesi dove "c'è più guadagno" perché lì "é stata fatta innovazione e i redditi sono aumentati", si sarebbe avviato a una chiosa piuttosto brusca: "Sentite, io vedo che voi guardate l'orologio. Vi ringrazio molto per l'attenzione, grazie". In questo modo avrebbe terminato il suo discorso. Il presidente della Commissione politiche Ue del Senato, Giulio Terzi di Sant'Agata, ha cercato in tutti i modi di correre ai ripari. "Non c'era limite di tempo, ovviamente, per il presidente Draghi. Ringrazio Draghi e tutti i rappresentanti a questo incontro", ha detto.
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Nel corso del suo intervento, l'ex premier - oggi consulente speciale della presidente della Commissione Ue - ha parlato anche del piano di difesa comune dell'Unione europea: "Con questa nuova urgenza che è stata impressa dalle recenti dichiarazioni della Commissione sulla difesa europea, è chiaro che le capacità di espansione dei deficit nazionali per tanti Paesi forse non le abbiamo, quindi effettivamente bisogna ricorrere al debito comune. Io ho sempre sostenuto questa cosa da moltissimi anni".
Guarda qui il video di Mario Draghi alla fine dell'audizione al Senato