Nel circo Pd, la scorsa settimana c'era la donna incaricata di far fuori Elly Schlein: si trattava di Pina Picierno, europarlamentare ormai di lungo corso, nemica numero 1 di media russi (colpita a suon di insulti da Solovyev, per dirne una), la donna che ha guidato la fronda dei 10 dem a Strasburgo su armi e Ucraina. Nuova settimana, però, e nuovo nome. Secondo il Corriere della Sera, oppositori interni alla segretaria in questi giorni starebbero puntando tutto su Antonio Decaro. Anti-Schlein e anti-Picierno: un record.
Ex potentissimo sindaco di Bari, ex presidente dell'Anci (l'associazione dei primi cittadini italiani, spesso e volentieri un feudo democratico), sbarcato all'Europarlamento come campione di preferenze e subito piuttosto autonomo rispetto alla linea del Nazareno (anche lui ha votato "sì", senza astenersi, qualche giorno fa). Il profilo perfetto per riportare il Pd in territori più moderati, tanto che, scrive il Corsera, "quando hanno temuto che Schlein puntasse veramente a un congresso straordinario, i riformisti hanno pensato subito a lui".
Nessuna candidatura formale, per il momento. E Decaro, dal canto suo, gioca la carta del pacificatore, sempre buona: "Non abbiamo bisogno di un congresso. Lo dico chiaramente perché si fa il mio nome come possibile candidato alla segreteria. Esiste una segretaria, autorevole ed eletta da poco, ed è pienamente titolata a terminare il suo mandato. Dobbiamo lavorare uniti insieme a lei. Sapete che non amo intervenire nelle questioni di partito, ma oggi sento il dovere di fare un richiamo alla responsabilità del momento".
La verità è che l'ex sindaco si giocherà le sue carte non oggi, ma nei prossimi mesi. Sta coltivando uno status da leader: "Dal punto di vista del consenso dovrei votare no, ma bisogna votare a favore", aveva detto a qualche collega in Europa, motivando il suo voto come un "atto di responsabilità". Come dire: chi chiede di astenersi, come Schlein, tanto "responsabile" non lo è...
Prima di prendersi il Pd, potrebbe tornare a casa e prendersi la Regione Puglia, candidato ideale alla successione dell'attuale governatore Michele Emiliano. Di sicuro, anche a Schlein converrebbe togliersi la sua ombre di torno e potrebbe per questo favorirne la candidatura alle prossime regionali, mentre "qualche problema, dicono i maligni, semmai glielo può procurare Emiliano. Che già in passato, con qualche parola di troppo, per poco non lo metteva nei guai".