
Antonella Soldo, la candidata finanziata da George Soros: 220mila euro per non essere eletta

Se non è record – andiamo a memoria – poco ci manca. Sicuramente l’impresa non era facile. Antonella Soldo, candidata alle ultime elezioni europee per gli “Stati Uniti d’Europa” – cartello elettorale formato da +Europa, Italia Viva e Partito socialista – è stata finanziata dal magnate George Soros con 220mila euro e non è stata eletta. Soldo, 39 anni, foggiana residente tra Roma e Bologna, è stata messa in lista nella circoscrizione Nordest, che comprende Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna. Emma Bonino e Matteo Renzi riponevano una certa fiducia in lei. La consideravano la punta di diamante di una formazione il cui ultimo arrivato ha preso 580 voti, che sarebbero stati una miseria anche se si fosse trattato di un’elezione amministrativa, figuriamoci con milioni di elettori. Comunque: ci credeva la Bonino, ci credeva Renzi, i quali non sono stati candidati a Nordest proprio per facilitare l’elezione della Soldo, ma ci puntava molto – misteriosamente ma forse no - anche l’intellighenzia rossa internazionale.
Il rendiconto elettorale è stato pubblicato dal Gazzettino. Soros ha versato in due momenti diversi. In tutto, per la campagna elettorale, la Soldo – nomen omen in questo caso – ha raccolto 237mila euro e spiccioli mettendone appena 11mila di tasca propria. Già la candidatura aveva destato perplessità all’interno di +Europa, figuriamoci adesso che la cifra è diventata pubblica. Torniamo al rendiconto elettorale.
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Detto delle entrate per 237mila euro, le uscite ammontano a 117mila 282 euro, e dunque i 120mila rimanenti che fine hanno fatto? Il Gazzettino scrive di aver provato a chiedere spiegazioni, ma la Soldo avrebbe glissato. Capiamoci: parliamo di finanziamenti messi nero su bianco, e dunque del tutto legittimi. La Soldo lo sottolinea: «Le mie spese sono tutte rendicontate, ho presentato tre enormi plichi», e che fossero enormi non avevamo dubbi. «È tutto trasparente e legittimo. Perché ho avuto così tanti soldi? Ero una delle candidate che avevano più chance di essere elette e il partito ha deciso di investire su di me. George Soros?», avrebbe risposto così al Gazzettino, «le ho già detto tutto, arrivederci». La lista “Stati Uniti d’Europa” ha preso il 3,77%, non ha superato la soglia di sbarramento del 4, e dunque tutti i suoi candidati sono rimasti esclusi dalla ripartizione dei seggi al parlamento europeo. Gran parte della campagna elettorale della Soldo si è concentrata sulla richiesta di liberalizzazione della cannabis, cavallo di battaglia del segretario di +Europa, Riccardo Magi.
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«Sono Antonella Soldo», leggiamo sul suo sito, «per chi mi conosce sa che la mia vita è stata una costante ricerca di giustizia, libertà e legalità. Il mio impegno più recente è stato coordinare l’associazione “Meglio Legale”, dove sin dal 2019 ci battiamo perla legalizzazione della cannabis. Ho deciso di candidarmi perché credo fermamente che possiamo costruire un futuro migliore, basato sulla giustizia, sulla libertà e rappresentato da un unico grande sogno: gli Stati Uniti d’Europa». In effetti se li è sognati. La Soldo ha dato il massimo pochi giorni prima delle elezioni: ha fatto irruzione durante una conferenza stampa di Matteo Salvini e brandendo il cartello “Salvini censura questo” gli ha regalato della cannabis light, rifiutata dal ministro. Strano che non sia stata eletta.
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