
In piazza per l'Europa, sinistra senza idee. L'unica certezza? "Donald Trump il male assoluto"

Tutti insieme appassionatamente, anche se non è poi così chiaro per che cosa. Eccoci a "Una piazza per l'Europa", il via alle 15 di sabato 15 marzo in piazza del Popolo a Roma. Si tratta della manifestazione-evento lanciata da Michele Serra e da Repubblica, un raduno per riaffermare, così spiegano, i valori fondanti della Ue: pace, diritti, inclusione. Il tutto in un momento, nota bene, in cui l'Europa vota per il riarmo. Insomma, è grande la confusione sotto al cielo. Tra i partiti hanno aderito Pd (Elly Schlein sarà in piazza), Azione con Carlo Calenda, Nicola Fratoianni con Sinistra Italiana, +Europa e Matteo Renzi con Italia Viva. Si è sfilato, al contrario, Giuseppe Conte, leader grillino contrario al riarmo. Niente bandiere di partito. Niente politici sul palco (eccezion fatta per 14 sindaci, tra i quali Roberto Gualtieri di Roma, Beppe Sala di Milano e Matteo Lepore di Bologna). Sul palco si sono alternati artisti e intellettuali-simbolo dell'intellighenzia progressista: oltre a Serra, tra i molti, Corrado Augias, Antonio Albanese, Antonio Scurati, Lella Costa, Gianrico Carofiglio e compagnia cantante. Il solito circoletto, insomma. Un circoletto con le idee ben confuse, come ha ammesso lo stesso Serra nell'intervento di apertura. L'unica certezza? Tutti contro Donald Trump. Di seguito, il racconto dei principali momenti dell'evento.
Ore 17.22 - Jovanotti: "Vorrei che l'Europa guardasse più a Sud"
"Mi auguro che l'Europa segua l'esempio di questa grande sinfonia". Lo ha detto Jovanotti in un videomessaggio durante la manifestazione "Una piazza per l'Europa. Tante città, un'unica voce", in piazza del Popolo. Ho un sogno personale: mi piace pensare all'Europa che guarda molto di più a Sud, all'area Mediterranea. Mi piace pensare che siamo all'inizio di un grande futuro. C’è da fare, c’è da lavorare"
Ore 16.57 - Scurati: non siamo vigliacchi
"Ripudiare la guerra non significa essere arresi, inerti, rinunciatari, non significa essere vigliacchi. Si approssima l'ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo e dopo tanto studiare ho capito che la lotta è diversa dalla guerra, che essere contro la guerra non significa rinunciare a lottare, lottare significa lottare contro la guerra, la democrazia è sempre lotta per la democrazia". Lo ha detto lo scrittore Antonio Scurati dal palco di piazza del Popolo a Roma dove è in corso la manifestazione per l'Europa. "Noi non siamo gente che invade i paesi confinanti, non siamo gente che bombarda e rade al suolo le città. Lo abbiamo fatto fino a 80 anni fa quando gli italiani, non tutti ma troppi, erano fascisti e alleati dei nazisti ma proprio per questo abbiamo smesso", "non torturiamo e non umiliano nemmeno in mondovisione il leader di un paese che da anni si difende" da una aggressione, ha concluso l'autore di 'M'.
Ore 16.46 - Boldrini: "Questa piazza è la nostra Europa"
"È bello essere in questa piazza del Popolo, piena di bandiere della pace e dell'Europa per dire che non vogliamo il riarmo di 27 singoli stati che sarebbe solo uno spreco di risorse e rifiutiamo la narrazione della guerra come strumento per dirimere le controversie tra gli Stati. Vogliamo l'Europa del welfare, dei diritti, dell'inclusione, della giustizia, della solidarietà, l'Europa che ha mantenuto la pace per 80 anni, che ricorre al dialogo per disinnescare le tensioni e creare senso di sicurezza comun. Questa è l'Europa per cui stare in questa piazza, oggi". Lo dichiara, da Piazza del Popolo, Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Ore 16.45 - Augias: "Oggi questa piazza è di nuovo Ventotene"
"Oggi questa piazza è di nuovo Ventotene", "la politica, poi verranno i politici, senza questo entusiasmo, il nostro entusiasmo, è solo tattica e strategia". Lo ha detto Corrado Augias parlando dal palco della manifestazione per l'Europa a piazza del Popolo a Roma. Dopo di lui è salito sul palco l'attore Fabrizio Bentivoglio che ha letto il discorso di Pericle agli ateniesi riportato da Tucidide.
Ore 16.33 - Fratoianni attacca l'Ue: "Stiamo assistendo al suicidio di von der Leyen"
"Io sono molto sereno, sono qui con le mie idee come ho sempre fatto, supportato dalla coerenza dei miei comportamenti parlamentari. Fin dall'inizio mi sono schierato a favore della pace contro l'escalation militare e oggi non posso che confermarlo davanti al suicidio di Ursula Von der Leyen e 800 miliardi che rappresentano un favore enorme a chi vuole la disgregazione dell'Unione Europea"
Ore 16.3o - Il sindaco Gualtieri si presenta con la fascia tricolore
“Grazie a tutti i cittadini che riempiono piazza del Popolo, ciascuno con le proprie idee ma tutti con la bandiera dell’Europa. Come cittadini italiani ci sentiamo europei, e in questo mondo grande e terribile senza Europa o con poca Europa sono in gioco i nostri diritti. Perciò serve un’Europa più sicura e più libera, capace di difendersi, ma sicurezza non è soltanto questo, ma è migliorare il welfare, salvare il clima, aumentare i diritti, affermare che la persona è inviolabile. E nessun potere di denaro o tecnologia possa calpestare tutto questo in nome di regimi autocratici. I nazionalismi vecchi e nuovi in Europa sono illusori e sfociano sempre nell’odio e nel conflitto. Occorre ristabilire cooperazione, rispetto. La Ue, nata dalla promessa di pace, ha nella sua stessa identità la pace”.
Ore 15.55 - Angelo Bonelli si difende dalla accusa di essere un "pacifinto"
"Siamo in piazza per dire che l'Europa deve essere un'Europa di pace, e che non può essere nulla di diverso da questo: un'Europa che vuole investire 800 miliardi di euro in armamenti è un'Europa che compromette il suo futuro e il futuro delle generazioni che verranno. Siamo qui insieme a tanti giovani e meno giovani che vogliono la pace. Diciamo assolutamente no al riamo perché significherebbe comprometterebbe la nostra economia, tagliare i servizi sociali, la sanità e la scuola: questo renderebbe l'Europa più debole e vulnerabile nei confronti di potenze economiche straniere. Noi pacifinti? Siamo uomini e donne responsabili che ci opponiamo a chi gioca con la guerra". Cosi' Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra ai giornalisti durante la manifestazione 'Una Piazza per l'Europa' in Piazza del Popolo. Di fatto, un "vaffa a Calenda".
Ore 15.40 - Potere al Popolo brucia le bandiere europee in piazza Barberini
Un corteo di manifestanti, partito dall'assemblea di Potere al Popolo, è fermo ora in piazza Barberini. "Contro la piazza bellicista ed europeista voluta da Michele Serra", scandiscono prima di bruciare con i fumogeni tre bandiere dell'Europa stese sull'asfalto.
Ore 15.33 - Schelin contestata: "Viva la Picierno"
La segretaria del Pd Elly Schlein è arrivata in piazza del popolo per la manifestazione accolta da applausi e incoraggiamenti. Ma spunta anche il contestatore: "Viva la Picierno, cerca di votare non di astenerti", ha gridato qualcuno. Attimi di imbarazzo per Schlein, che dunque si è messa a firmare bandiere europee e poi ha raggiunto il palco
Ore 15:28 - Interviene Michele Sera, promotore dell'evento
"Siamo in tanti evviva. Siamo in tanti perché siamo un popolo che è una parola che negli ultimi anni è stata sottratta alla democrazia e invece è la più democratica delle parole. Una piazza Europea è una piazza di persone che su molte cose non la pensano allo stesso modo. Ognuno di voi potrebbe avere qualcuno accanto che vota per una altro partito, che non crede in Dio o nel vostro Dio. Nel mondo non va molto di moda la democrazia. In un mondo che sembra in frantumi si chiama democrazia"
Ore 15.00 - Ecco Bella Ciao, poteva mancare?
A Roma è tutto pronto per la manifestazione. E come si scaldano? Presto detto: la piazza intona "Bella ciao", il canto partigiano che non si capisce bene che c'azzecchi con le bandiere Ue che sventolano
Ore 14.37 - Carlo Calenda: non lasciamo la piazza ai pacifinti
"L'Europa deve riarmarsi. Ci diranno che siamo belligeranti? Noi rispondiamo che la forza e la libertà stanno insieme". Così Carlo Calenda ribadendo il suo sostegno al piano europeo.
Ore 14.21 - Gentiloni in brodo di giuggiole
"La manifestazione mi riempie di gioia. Domani leggeremo sui giornali della discussione, ma che ci sia una piazza piena per chiedere una Europa più forte grazie a Michele Serra. E forse anche grazie a Donald Trump". Così Paolo Gentiloni, ex premier, in un'intervista al convegno di Rigenerazione democratica, organizzato da Paola De Micheli.
Ore 14.03 - Elly Schlein: "Un'Europa più politica"
"Io non credo che la via delle trattative bilaterali sia vincente, credo che l'unione faccia la forza anche da questo punto di vista. Noi vogliamo un'Europa più unita che sia in grado di reagire insieme e anzi di anticipare la politica commerciale di Trump. Come? Beh, quelle cose che abbiamo chiesto in queste settimane e che torniamo a chiedere tra poco, credo insieme, anche nella bella piazza del popolo che si rientrerà a partire dalle tre. Chiediamo finalmente un salto in avanti di integrazione europea verso un'Europa politica, chiediamo finalmente di andare verso un'Europa federale": così Elly Schlein a ridosso della manifestazione.
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