
Matteo Salvini, l'affondo: "Qualcuno vuole fare il segretario della Lega? Io il primo firmatario"

"Ho messo a disposizione il mio mandato e se qualcuno vuole fare il segretario della Lega sarò il primo firmatario della mozione a suo sostegno". Matteo Salvini ha risposto così a coloro che lo vedono "in crisi". Il leader del Carroccio, intervenuto alla kermesse leghista dal titolo "Tutta un'altra economia", ha lanciato un chiaro messaggio agli analisti, gli stessi "che prevedevano la morte di Putin sono gli stessi che da dieci anni prevedono la morte mia e della Lega". Eppure il partito è in buona salute, il congresso di Firenze è "programmatico ed elettivo": "Ho messo a disposizione il mio mandato - ha ribadito -. Se qualcuno vuole fare il segretario della Lega sarò il suo più accanito e leale sostenitore, il primo firmatario della mozione a sostegno".
Il vicepremier, nonché ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, non ha dimenticato di lanciare una chiara frecciata all'Unione europea. L'occasione? I dazi imposti da Donald Trump. "L'unico mega dazio che ha messo in ginocchio interi settori in Europa l'ha messo Bruxelles. Il suicidio del settore dell'auto non l'ha imposto Trump, sono stati i cretini di Bruxelles che hanno messo fuori mercato le auto a benzina e diesel nel nome della sbornia elettrica, che adesso si sta rivelando una follia", ha tuonato senza mezzi termini.
"Il suicidio imposto dai cretini di Bruxelles": Salvini ad alzo zero contro la Ue. E sul futuro del governo...
E parlando dei danni causati all'economia italiana dopo l'annuncio dell'amministrazione americana, Salvini ha detto che "bisogna lavorare parlando direttamente con Trump e con gli Stati Uniti, non tramite Macron e von der Leyen". Insomma, un'altra chiara lezione all'Ue.
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