
Pd, anche Piero Fassino stronca Elly Schlein: "Le cose in cui credo"

"Una sinistra che rifiuta di considerare una priorità la sicurezza e la stabilità del continente non è credibile come forza di governo": durissimo il dem Piero Fassino, vicepresidente della Commissione Difesa della Camera, all'indomani del voto per il riarmo in Europa. Un voto, quello all'Europarlamento, dal quale il Pd è uscito profondamente spaccato. Di fronte alla possibilità che il presidente americano, Donald Trump, non aiuti più militarmente l'Europa, a partire dalla guerra in Ucraina, Fassino ritiene sia necessario "un sistema di sicurezza non per fare la guerra, ma per difendere pace e libertà - ha detto in un'intervista al Tempo -. L’Unione è nata per mettere insieme nazioni che si sono contrapposte a lungo. È un progetto nato per un solo fine: la pace. Ma la pace può essere insidiata da chi intende metterla in discussione. Ecco perché un sistema per garantire la stabilità del continente può essere utile, sia per rafforzare la stessa Natoe sia, quando necessario, per agire autonomamente".
Quando gli hanno fatto notare che il suo punto di vista coincide con quello di alcune forze di centrodestra, il dem ha detto: "Il mio problema non è trovarmi d’accordo con questo o con quello, ma piuttosto di dire e fare le cose in cui credo. Se una cosa è giusta, non è importante chi la propone". In ogni caso, quanto successo al Pd in Europa è piuttosto grave: "Il posizionamento internazionale di un partito ne definisce l’identità, il profilo e la credibilità. Deve essere chiaro, riconoscibile e non deve mai venir meno, neanche nei momenti più difficili".
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Parlando invece della sensazione che i dem inseguano il M5s di Giuseppe Conte, Fassino è stato netto: "Il Pd non ha bisogno di accodarsi ad altri. Il Pd deve avere una sua proposta, espressione del nostro pensiero e di una cultura di governo. Solo così possiamo ambire a governare". Infine, sul rapporto con gli Usa, ha spiegato: "Il rapporto transatlantico è essenziale. Lo è per l’America come per l’Europa. E dobbiamo rilanciarlo e rinsaldarlo. In questo momento, però, a metterlo in discussione è soprattutto Trump e ciò è preoccupante. Un vecchio continente più unito e autonomo può solo aiutare l’Occidente".
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