
Michele Serra, Potere al popolo attacca: "Lui e i suoi padroni. In piazza guerrafondai e codardi"

"L'effetto Serra ci porta alla guerra", gridano quelli di Potere al popolo, che questa mattina a Milano hanno manifestato con megafono e bandieroni al vento davanti alla sede cittadina dell'Unione europea. E no, l'effetto Serra non è l'emergenza climatica denunciata da Greta Thunberg, Extinction Rebellion, Ultima generazione e compagnia verde. No, è proprio Michele Serra, la firma di Repubblica che sabato 15 marzo ha organizzato una manifestazione a Roma a favore di una "nuova" Europa. Potere al popolo, in tutta risposta, manifesterà lo stesso giorno, sempre a Roma ma in piazza Barberini, "contro Ue, Nato, riarmo e per la pace". Insomma, a sinistra è grande la confusione sotto il cielo.
"Proprio ieri - accusano gli esponenti di ultra-sinistra - il Parlamento Europeo ha ratificato il nuovo progetto di spesa militare sottraendo risorse ai 'fondi di coesione' destinati a spese sociali, dopo avere nei giorni scorsi mobilitato le sue elite intellettuali per rendere il boccone più digeribile".
"Michele Serra dice chi vorrebbe colpire con una fionda". Sinistra unita solo dall'odio | Video
Quindi l'attacco diretto a Serra e alla sua piazza "che mette insieme i guerrafondai nostrani di ogni risma, da quelli più invasati a quelli più codardi, che parlano di 'difesa comune', celando una posizione ugualmente bellicista. Non abbiamo bisogno di difesa comune, la sicurezza sta nel ripudio della guerra e del riarmo. Dopo aver alimentato senza sosta il conflitto russo-ucraino con gli invii di armi e la propaganda bellica, invece che lavorare a una mediazione tra le parti, il centro-sinistra guerrafondaio si mette in riga per la corsa al riarmo così come ordinato da Ursula Von der Leyen. Nulla di strano che tutto ciò parta da un giornale che è proprietà di un gruppo finanziario-industriale pienamente coinvolto nel mercato delle armi e che solo nel 2024 ha guadagnato più di 700 milioni tramite Iveco Defense".
"Gli stessi cosiddetti intellettuali - proseguono quelli di Potere al popolo -, la stessa medesima classe politica che ha taciuto di fronte al genocidio dei Palestinesi (per non dire di chi si è mobilitato in favore della carneficina sionista), gli stessi che hanno occultato la pulizia etnica del Donbass, oggi si presentano con la proposta di una piazza piena di buoni propositi da anime belle: una bella Europa felice e democratica che si arma per difendere i suoi valori. E quali sarebbero questi valori? Quelli dei trattati di Maastricht? Quelli del taglio della spesa pubblica, del monetarismo reazionario, dello smembramento del welfare, delle privatizzazioni selvagge?".
"Sono questi i valori di chi si nasconde dietro il Manifesto di Ventotene, ma in realtà scende in piazza per difendere le posizioni di rendita sue o dei suoi padroni, che sventola una bandiera sporca di sangue, che batte i tacchi e grida Signorsì agli ordini di Bruxelles". E tanti saluti.
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