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Alessandra Todde, i grillini esultano per la Corte dei Conti? Subito sbugiardati da FdI

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I grillini non fanno nemmeno in tempo a esultare per la Corte dei Conti che giudica le spese della campagna di Alessandra Todde che vengono subito sbugiardati. A suonare le trombe è Ettore Licheri: "La Corte dei Conti nel suo pronunciamento sulle spese per la campagna elettorale 2024 in Sardegna ha sancito la verità e riconosciuto la serietà del lavoro svolto dal M5S e dal comitato elettorale di cui facevo parte. Come sempre, il tempo è galantuomo e i fatti emergono sempre. A quella parte politica che pur di provare a grattare briciole di consenso è pronta a speculare senza remore, ricordo che siamo tutti al servizio delle istituzioni e degli italiani. Mi auguro che questo atto della Corte dei Conti possa essere preso come riferimento per i prossimi passi in ambito giudiziario".

A rispondergli per le rime è Fratelli d'Italia con il deputato Francesco Mura: "La notizia che la Corte dei Conti reputa regolari le spese di tutti i partiti politici che hanno partecipato alle elezioni regionali in Sardegna non può che farci piacere. Tuttavia, i grillini confondono fischi per fiaschi. La Corte dei Conti non ha certo cancellato il pasticcio creato dalla Presidente Todde sulla rendicontazione, come segnalato dal Collegio regionale di garanzia elettorale. Nulla cambia rispetto alle criticità già evidenziate: l’assenza di un mandatario, la mancanza di un conto dedicato su cui far confluire spese e entrate e le anomalie amministrative che restano sul tavolo. Curiosa poi la versione offerta dal collega Alfonso Colucci - attacca Mura - il quale, nel suo tentativo di spacciare questa vicenda per un attacco del centrodestra, si dimentica un piccolo dettaglio: il pronunciamento iniziale non viene da FDI, ma da un organo istituzionale terzo. Se c’è qualcuno che ha fatto confusione, è proprio lui".

E ancora: "Ancor più curiosa è l’amnesia sulla composizione del comitato elettorale di Todde: Colucci cita se stesso, Licheri e Fenu, ma dimentica un nome non proprio secondario e cioè quello di Giuseppe Conte. Strano lapsus per chi oggi si erge a paladino della trasparenza. Il Movimento 5 Stelle, con la sua solita comunicazione compulsiva, non fa altro che avvelenare i pozzi. Se davvero vogliono aiutare la Presidente Todde, farebbero bene ad abbassare i toni e a lasciar lavorare la magistratura, che sta esaminando il ricorso. Il caos generato è sotto gli occhi di tutti e, tra l’altro, sta paralizzando l’azione di governo della Sardegna, ancora senza un bilancio approvato e con un esercizio provvisorio che rischia di trascinarsi fino ad aprile. Una situazione inaccettabile per i sardi". Grillini colpiti e affondati. 

 

 

 

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