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Matteo Salvini risponde a Bonelli: "Il risarcimento ai migranti manca di rispetto agli stranieri regolari"

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Matteo Salvini risponde per le rime a chi, come Riccardo Magi e Angelo Bonelli, hanno chiesto che il risarcimento ai migranti della Diciotti lo paghi lui. "Lo dico con rispetto, non è una guerra contro i magistrati, mi sembra una sentenza sbagliata, illogica, che manca di rispetto a tanti stranieri che sono arrivati in Italia regolarmente e in Italia lavorano, a tanti poliziotti che rischiano la vita quotidianamente, e se ci fosse qualcuno che dovrebbe pagare la tasca sua sono poi i magistrati. Io ho finito la moneta in tasca". Per il ministro dei Trasporti, infatti, "saremmo l'unico paese del mondo che risarcisce qualcuno che entra illegalmente in casa nostra. Quindi spero che sia stato un abbaglio e spero che venga smontato da altre sentenze".

Il leader della Lega torna anche a parlare della guerra. A riguardo premette: "Il governo è compatto. Dopo tre anni e dopo mezzo milione di morti, bisogna lavorare per la pace, non per la guerra. E quindi se siamo in mille piazze in tutta Italia in un solo fine settimana, che è uno sforzo enorme, è perché c'è finalmente voglia di pace. Gli italiani, gli ucraini, i russi, gli europei vogliono la pace e quindi la Lega non sosterrà mai chi usa parole di guerra". Il vicepremier sottolinea come "la Lega è d'accordo con tutto quello che avvicina la pace. Zelensky parla di pace, Putin parla di pace, grazie a Trump si parla di pace. In Europa qualcuno parla di armi nucleari, esercito europeo, di soldati da mandare in Ucraina. Mettere sotto una difesa comune il territorio ucraino può essere un ragionamento assolutamente percorribile".

Quello che per la Lega "non ha senso - continua - è fare centinaia di miliardi di euro di debito, non per le scuole, gli ospedali o le pensioni, ma per nuove armi. Noi diciamo come Lega investire per potenziare l'esercito italiano sì, per pagare di più e meglio poliziotti, carabinieri, militari sì, per comprare nuovi mezzi per le nostre forze armate sì, ma metterci in comune con chi parla di guerra, e ogni riferimento è a Macron, no". In conclusione anche una battuta sul post in cui il Pd fa i 'complimenti' a Salvini per la sua posizione sulla guerra: "Si saranno sbagliati quelli del Pd, loro saranno in piazza settimana prossima per sostenere chi parla di guerra, noi invece siamo in piazza per chiedere la pace e la gente che si avvicina ci sta dando ragione, quindi andiamo avanti". 

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