Cerca
Cerca
+

Crosetto fa rosicare la sinistra: "Sapete come mi presenta Meloni agli altri capi di Stato all'estero?"

  • a
  • a
  • a

Guido Crosetto si racconta in una lunghissima intervista sul Corriere. Il ministro della Difesa svela diversi aneddoti sul suo passato. Ma parla soprattutto del presente e dei tempi che in questo momento viviamo tra smottamenti degli equilibri mondiali e un nuovo ordine in arrivo: "Mi fa paura il modo stupido in cui a volte lo affrontiamo. Mi fa paura quando, in un momento come questo, il tema della difesa comune europea viene liquidato strumentalmente utilizzando, come ha fatto Giuseppe Conte, una parola come “riarmo”, che è oggettivamente una parola brutta, respingente, che non vuol dire nulla. E ho anche paura che questo sia il secolo delle grandi superpotenze: e che quindi o l’Europa diventa una superpotenza o sono guai".

Poi parla del suo rapporto con Giorgia Meloni: "È vero che io e Giorgia litighiamo spesso, a volte ferocemente, difendendo ciascuno le proprie posizioni e solitamente rimanendo sulle stesse anche dopo la fine della lite. La rottura, invece, è una sciocchezza. Sono stato il primo a scommettere sul fatto che sarebbe diventata presidente del Consiglio ma non ora, tredici anni fa: una con quell’abnegazione per il lavoro, con quella meticolosità nello studio, con quella severità nei confronti di se stessa non poteva che arrivare a un livello di eccellenza in qualsiasi campo avesse deciso di impegnarsi. Mai avuto mezzo dubbio che prima o poi sarebbe arrivata a Palazzo Chigi".

Infine svela un retroscena: "Lo sa come mi ha sempre presentato davanti ai capi di Stato? “Questo è il mio ministro della Difesa. Non so se di difesa ci capisce qualcosa ma è senz’altro un’arma di deterrenza”. E il bello è che questa frase è rimasta impresa a tutti, da Biden a Macron. Infatti, tutte le volte che mi vedono mi sorridono e vengono a salutarmi. Senza questa presentazione, sarei stato un ministro della Difesa come un altro, dimenticabilissimo". E la sinistra rosica.

Dai blog