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Mattarella a Hiroshima, "La narrativa nucleare della Russia, un'idea inacettabile"

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Le atrocità vissute dalle popolazioni di Hiroshima e Nagasaki, "oggi ricordate con instancabile dedizione all'umanità intera dall'Associazione Nihon Hidankyo, siano un monito alto e severo all'umanità intera". Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Hiroshima ha ringraziato a più riprese l'associazione che dal 1956 lavora per tenere viva la memoria dell'orrore di quelle bombe. Per quanto l'architettura del memoriale, ha notato ancora Mattarella, sia evocativa della tragedia vissuta qui, "nulla quanto la vostra testimonianza, parla del dramma della guerra e del valore della vita".

"La Repubblica italiana - ha quindi aggiunto il capo dello Stato - condanna fermamente queste derive pericolose. Roma riconosce l'urgenza di un'azione condivisa che coinvolga necessariamente tutte le potenze nucleari". "Con profonda consapevolezza continuiamo a sostenere le attività delle organizzazioni internazionali. Non è, come qualcuno vorrebbe pretendere, un confronto tra illuse anime belle e realisti, bensì tra le ragioni della vita e le ragioni della morte, tra le ragioni della pace e le ragioni dello scontro". Parole che oggi risuonano ancora più attuali alla luce di quanto sta accadendo in Europa.

"La Federazione Russa, in particolare, si è fatta promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare", sottolinea Mattarella. Con "le minacce all'Ucraina", Mosca ha agito "instillando l'inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale".

"Il contributo alla vicenda internazionale che Giappone e Italia hanno offerto e continuano a offrire è tanto più prezioso nel momento in cui assistiamo a pulsioni di dominio che ruotano intorno a concetti di potenza e a logiche di spartizione in cui i popoli altrui diventano oggetti", è il messaggio del Quirinale. "Le tragedie vissute nel '900 - ha rammentato il presidente italiano - hanno visto gli Stati sottoscrivere Convenzioni internazionali orientate all'obiettivo di prevenire gli orrori vissuti e fra essi l'olocausto nucleare di popolazioni civili. Ogni volta che ce ne discostiamo poniamo a rischio pace e convivenza internazionale, diritti e dignità delle persone".

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