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Giorgia Meloni e le donne, "i numeri parlano chiaro": manda in tilt le ultra-femministe per l'8 marzo

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"Coraggiose, instancabili, determinate: le donne sono il cuore pulsante della nostra società. Ogni giorno, con forza, talento e dedizione, costruiscono, innovano e ispirano". Lo scrive su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a poche ore dall'approvazione della nuova legge sul femminicidio, altro segnale importante lanciato dall'esecutivo di centrodestra verso il mondo femminile alla vigilia dell'8 marzo

"Come governo, il nostro impegno - aggiunge la premier - è garantire a ogni donna le opportunità per essere protagonista in ogni settore, senza ostacoli. I numeri parlano chiaro: l'occupazione femminile ha raggiunto il livello più alto di sempre, superando i dieci milioni di donne lavoratrici. Un risultato importante, ma sappiamo che molto resta da fare per una parità piena in ogni ambito. Le donne non devono più scegliere tra carriera e vita privata. La parità significa assicurare a tutte le donne le condizioni per realizzarsi pienamente, senza sacrificare né il lavoro né la vita familiare".

"Continueremo a lavorare - conclude Meloni - per creare le opportunità che permettano a ogni donna di esprimere il proprio potenziale al massimo, senza limiti e senza barriere". 

Contemporaneamente, intervistata da Repubblica, la ministra del Lavoro Marina Calderone ammette che i dati sull'occupazione "ci premiano" ma che "c'è molto da fare". "Il reddito è libertà e sono orgogliosa di aver contribuito ad aiutare 3.516 donne vittime di violenza e le loro famiglie. Dal primo gennaio 2024 ricevono l’Assegno di inclusione, il contributo per l’affitto e l’assegno unico per i loro figli. Aiuti compatibili con il reddito di libertà che abbiamo potenziato", spiega il ministro.

A suo dire, ancora, "abbiamo ereditato un gap importante, che stiamo colmando: i dati ci stanno premiando, ma chiaramente c’è ancora tanto lavoro da fare, specie al Sud. Il ritardo di ben venti punti della partecipazione al lavoro delle donne del Mezzogiorno rispetto al resto d'Italia rappresenta un fenomeno grave che dobbiamo affrontare attraverso una strategia complessiva, anche se, dal 2019, si contano nel Mezzogiorno 146mila occupate in più. Solo nell’ultimo anno sono state 90mila in più le donne al lavoro al Sud".

Oltre il 70% delle nuove occupate è over 50. "Ci sono oggi nuove tendenze nel mondo del lavoro, le competenze sono sempre più richieste dalle aziende e l'esperienza è un valore aggiunto. Le politiche di invecchiamento attivo sono un grande tema del futuro e il calo demografico renderà sempre più difficile l’auspicabile turn over", conclude Calderone. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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