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FdI, Procaccini contro la sinistra: "Difesa, dazi, Cina? Trump smaschera la loro ipocrisia"

Tommaso Montesano
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«Dal punto di vista dialettico Donald Trump sarà anche abrasivo, ma in ciò che dice si fa fatica a trovare l’errore. Anzi: la sua visione è molto più occidentale di quanto sembri e dà ragione a Giorgia Meloni non solo sulla necessità di non dividere il nostro “fronte”, ma anche di valorizzare al massimo la partnership Ue-Washington».

Nicola Procaccini, lei è co-presidente del gruppo Ecr, i Conservatori e Riformisti Ue: cosa le piaciuto di più del discorso sullo “stato dell’Unione” del presidente Usa?
«Trump ha smascherato l’ipocrisia europea su tutti i principali dossier: difesa, dazi, Ucraina, Cina... Il suo disegno strategico possiede una coerenza inattaccabile. Altro che la caricatura che ne fanno la sinistra e i giornali...».

 

 

 

Iniziamo dal piano della commissione Ue sulla difesa.
«La sinistra dice: “Dobbiamo imparare a fare a meno degli Usa”. Poi però non è consequenziale quando l’Ue passa dalle parole ai fatti. L’opposizione da una parte auspica la difesa europea, dall’altra dice no al riarmo. Una posizione ridicola, da assemblea studentesca. Ricordo che tutti i Paesi Nato si sono impegnati a investire nella difesa il 2% del proprio Pil. Per l’Italia si era impegnato l’allora premier Giuseppe Conte, che oggi fa il pacifista».

E sui dazi? Ammetterà che su quel capitolo le frizioni con Bruxelles sono forti.
«Trump ha affermato il diritto della reciprocità. Un principio comprensibile, dal punto di vista Usa. Premessa: il suo obiettivo sono soprattutto Paesi extra Ue come India, Cina e Corea del Sud. Quanto all’Europa, è noto che noi applichiamo un dazio del 10% sulle auto Usa, mentre gli americani sulle auto europee ne applicano uno del 2,5%. Con onestà intellettuale bisogna chiedersi: c’è qualcosa che non funziona nel suo ragionamento?».

L’altro oggetto del contendere è l’Ucraina.
«Anche su questo Trump ha una logica. Nel senso: è mai possibile che negli ultimi anni l’Ue - non l’Italia - si è messa a comprare gas liquido dalla Russia come se non ci fosse un domani? Trump ha denunciato che l’Ue ha speso per il gas russo più di quanto ha dato all’Ucraina. Quindi da un lato Bruxelles fa il green deal - con le pale eoliche e i pannelli fotovoltaici cinesi -, dall’altro compra il gas da Mosca, con i cui proventi poi la Russia attacca gli ucraini, e infine va a Washington a dire: “Perché non proteggi Kiev?”. E ancora: sapete qual è il Paese europeo che nel 2024 ha incrementato maggiormente l’acquisto di gas liquido dalla Russia? La Francia di Emmanuel Macron, oggi in prima fila nel chiedere di mandare soldati in Ucraina».

 

 

 

Prima ha accennato anche alla Cina...
«Trump in sintesi ha detto a noi europei: “Io mi devo concentrare sulla Cina, voi pensate al vostro continente”. E la riprova della priorità data dal presidente americano al fronte orientale è la decisione di riprendersi il canale di Panama grazie a una cordata americana ed europea di cui fa parte anche l’italiana Msc. Una visione strategica nel quadro dell’alleanza occidentale con l’Europa».

 

 

 

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