
Giorgetti frena la Von der Leyen: riarmo Ue, "niente frenesie. Debito a ragion veduta"

La brusca frenata di Giancarlo Giorgetti su Rearm Europe, il piano annunciato dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen per investire 800 miliardi di euro nel settore difesa dei paesi membri.
"Bisogna capire come rispondere nel modo più corretto possibile - mette subito in chiaro il ministro dell'Economia e numero 2 della Lega -, ma io penso che non dobbiamo avere frenesia... Basta ricordare quello che è successo con il Pnrr: all'inizio sono state buttate dentro opere a caso, tanto per fare massa critica".
"Quando si fa debito, e siccome ci è precluso farlo con cose moralmente importanti, credo bisogna farlo a ragion veduta. Questo mi sento di dirlo con assoluta convinzione e sfido chiunque a contraddirmi", ha concluso Giorgetti in video-collegamento con un convegno economico della Lega, in corso a Montecitorio.
Pochi minuti prima, il ministro aveva dato il via libera alla firma, da parte della collega al Lavoro e Politiche sociali Marina Calderone, del decreto attuativo dell'esonero contributivo per assunzioni di persone sotto i 35 anni mai occupati a tempo indeterminato, previsto dal decreto Coesione. Il bonus riconosce ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato, o trasformano il contratto di lavoro a tempo determinato in un contratto stabile, fino a 24 mesi di esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore.
Questo tetto massimo viene incrementato a 650 euro al mese nel caso in cui l'assunzione sia effettuata presso una sede o unità produttiva nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. L'esonero spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l'assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi. Il bonus non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma è compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell'Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023) e prorogata fino al 2027. Stanziati 1,429 miliardi di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027.
L'efficacia delle misure era subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, all'autorizzazione della Commissione europea, così come previsto dall'articolo 22, comma 11 del decreto Coesione. Il via libera da parte della Commissione è stato comunicato lo scorso 31 gennaio. Il decreto passa ora al vaglio dei competenti organi di controllo.
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