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Torino, la frase del sindaco Lo Russo su Askatasuna scatena il caos: urla e nasi da clown in Aula

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Al Consiglio comunale di Torino è scoppiato il caos. È accaduto durante le comunicazioni del sindaco, Stefano Lo Russo, sul sopralluogo al centro sociale Askatasuna della scorsa settimana. A scatenare la contestazione del centrodestra, tra le altre cose, una frase del primo cittadino: "Quello che è capitato credo sia un fatto storico, per la prima volta in trent'anni consiglieri comunale sono potuti entrare a prescindere dall'appartenenza politica, anche di estrema destra". Dichiarazioni che non sono piaciute ai consiglieri di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Torino Bellissima e Torino Libero Pensiero. Questi ultimi hanno reagito alzandosi con indosso nasi rossi e sventolando l'immagine di un pagliaccio urlando "vergogna" a Lo Russo. Una scelta, quella di indossare i nasi da clown, non casuale. Al sopralluogo nel palazzo occupato i consiglieri sono stati costretti a calpestare le foto del premier Giorgia Meloni, di Matteo Salvini e dell'europarlamentare Vannacci. Ma anche degli amministratori locali, tra gli altri Fabrizio Ricca e Silvio Viale. Tutti con disegnato il naso da clown.

"Non è riuscito a garantire la dignità a quest'aula - ha detto la consigliera e parlamentare della Lega Elena Maccanti contro il primo cittadino -, siamo fuori della realtà". "Ritiro la parola 'estema destra' - ha replicato il sindaco -. Capisco il nervosismo di una parte politica, perché era più funzionale a una narrazione che il sopralluogo non si sarebbe potuto svolgere o che ci sarebbero stati scontri. Ritengo sgradevole costringere dei consiglieri a calpestare foto di politici - ha concluso - e che qualcuno venga contestato, ma fa parte della dinamica politica. Ribadisco però che è stata una cosa storica e che abbiamo avviato un percorso importante, che andrà avanti". 

 

 

A fare eco anche il consigliere della Lega Giuseppe Catizone, per il quale "oggi la cosa sgradevole è che si regolarizza un luogo definito covo dell'eversione", al vicecapogruppo di Forza Italia, Domenico Garcea che, riferito al sopralluogo, ha parlato di "una sconfitta, l'umiliazione della politica torinese da parte di persone che per anni hanno umiliato la città". A riportare l'ordine solo l'intervento del presidente del Consiglio comunale, Maria Grazie Grippo.

 

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