Cerca
Cerca
+

Massimo D'Alema torna comunista e attacca la Kallas: "Inadeguata. Fino a 15 giorni fa..."

Esplora:

  • a
  • a
  • a

Massimo D'Alema rispolvera il suo anti-americanismo per attaccare Donald Trump. Ma la sua invettiva non è limitata solo all'altra sponda dell'Atlantico. L'ex presidente del Consiglio prende di mira anche l'Unione Europea. “Da giovani gridavamo che l’imperialismo americano era barbarie, poi abbiamo passato la nostra età adulta a pentircene, ora invece Trump sembra dar ragione alla nostra giovinezza”, ha esclamato tenendo tra le mani un block notes rosso con una falce e martello disegnata sulla copertina.

Come detto, il buon D'Alema - di fronte a una vasta platea accorsa per assistere alla presentazione del numero speciale della rivista della sua fondazione dedicato al Medio Oriente - ha preso di mira l'Alta rappresentante per la politica estera Ue Kaja Kallas. "Fino a 15 giorni diceva che bisognava vincere la guerra contro la Russia. E’ inadeguata”, ha spiegato l'ex premier. E dal pubblico, dove c'era mezzo Pd, sono arrivati applausi scroscianti. Tutti, probabilmente, allo scuro di ciò che fece lo stesso D'Alema quando si trovava a Palazzo Chigi. I bombardamenti su Belgrado restano impressi nella memoria di tutti. Tranne che in quella dei comunisti.

 

 

Infine, un pensiero anche a ciò che sta accadendo in Medio Oriente e, soprattutto, all'ultima provocazione del presidente degli Stati Uniti sul futuro della Striscia e dei palestinesi: “Ci si aspetterebbe che la civilissima Europa reagisse di fronte ad uno spot in cui il presidente degli Usa si raffigura a prendere il sole su una spiaggia a Gaza sotto la quale sono seppelliti ventimila bambini". E ancora: “Israele deve sentire il peso della pressione internazionale, servirebbero elezioni lì e in Palestina perché il futuro di quel mondo non può essere nelle mani di una leadership sotto accusa per crimini internazionali da una parte e di una leadership priva di forza e di legittimità dall’altra”.

 

Dai blog