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Albania, Nicola Fratoianni si copre di ridicolo: "Il governo specula sugli immigrati"

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"Stanno emergendo tutti i limiti della propaganda del governo basata su un’emergenza al giorno. E Giorgia Meloni inizia a fare qualche passo indietro", "impone al ministro della Giustizia di scrivere alla Corte Penale internazionale per scongiurare uno scontro. E fa marcia indietro anche sul disastroso progetto Albania, trasformando in Cpr, gli stessi che ci sono in Italia, i centri che dovevano rappresentare una rivoluzione nella gestione dell’immigrazione".

Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, in un'intervista al quotidiano La Stampa. "È stato solo uno spreco di risorse, ma lo sarebbe stato anche se avesse funzionato al meglio, trasferendo i migranti senza intoppi: non avrebbe prodotto alcun vantaggio perché rappresenta una risposta emergenziale, l’ennesima degli ultimi anni. Sull’immigrazione servono soluzioni strutturali, ma sono incompatibili con la speculazione politica, che preferisce mettere sul banco degli imputati le Ong che salvano vite in mare", afferma.

 

Alla domanda se, in relazione al caso Almasri, il fatto di avere moderato i toni nei confronti della Corte penale internazionale sia da considerare un segnale positivo, Fratoianni risponde: "La redenzione di fronte al peccato è sempre positiva. Se hanno deciso di non stare più nel campo di chi umilia il diritto internazionale e piccona le istituzioni che lo rappresentano, siamo contenti. Magari avvertano Salvini, che nel frattempo ha attaccato in modo indecente la Corte dell’Aia ed è andato a stringere la mano a un criminale di guerra come Netanyahu".

 

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