Ezio Mauro fuori controllo: "L'Italia era democratica. Che paese ci restituirà Giorgia Meloni?"

di
lunedì 10 febbraio 2025
Ezio Mauro fuori controllo: "L'Italia era democratica. Che paese ci restituirà Giorgia Meloni?"
2' di lettura

La fatwa di Ezio Mauro nei confronti di Giorgia Meloni è riassunta tutta nelle ultime righe del suo accorato editoriale domenicale su Repubblica. L'ex direttore, in tutto e per tutto erede morale di Eugenio Scalfari, riflette sul complesso scenario internazionale sottolineando i rischi connessi alla figura di Donald Trump. Dubbi inquietanti che lo fanno tornare cupissimo in Italia, giù giù fino a Palazzo Chigi.

"A Meloni - ricorda Mauro -, quando ha vinto le elezioni, è stato consegnato un Paese democratico, europeo, occidentale: il giorno in cui lascerà palazzo Chigi, come intende restituirlo?". La risposta è lasciata al lettore e ai posteri, ma dando una scorsa veloce alla lenzuolata, in realtà è implicita: il rischio fascismo è dietro l'angolo. Qualcuno però avvisi Massimo Giannini, collaboratore storico di Mauro, convinto che l'allarme regime vada lanciato oggi, subito, anzi da ieri. Non c'è insomma né tempo né bisogno di aspettare la fine della legislatura. Piccole divergenze tra compagni atterriti.  

Che tempo che fa, la sparata di Michele Serra sul caso Almasri e Meloni: "Stupito dalla polizia"

A Che Tempo che fa va in scena il "processo" a Giorgia Meloni. Il plotone schierato composto da Michele Serra,...

A far temere il peggio Mauro è che Meloni possa imitare Trump in quella che, scrive, è la sua idea di Stato: "Finalmente, può essere lo strumento di un potere sciolto da ogni limite, che trasforma il consenso in supremazia e il governo in dominio. È chiaro che la Ue a questo punto diventa un imbarazzo e l’Occidente non c’è più. Resta solo la nazione, rifondata su una deformazione ideologica della verità storica, con ruoli definitivamente subalterni agli Imperi egemoni. La semplificazione verticistica e il populismo costituzionale di 'riforme' come il premierato si incaricheranno di costruire una nuova forma di legittimità ravvicinata tra potere e popolo". Com’è possibile, si chiede l'ex direttore, "che questa prospettiva non generi un rifiuto, una ribellione o almeno  un’obiezione universale?". Non sarà forse, potrebbe rispondere qualcuno, che tale visione apocalittica non sia un filino eccessiva se non direttamente strumentale?

Massimo Giannini, insulto sessista contro Meloni: "La cheerleader di Donald Trump"

Un giorno di rottura, venerdì 7 febbraio. Una rottura tra Italia e Ue, con la mancata firma da parte del nostro g...