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Giorgia Meloni invita l'Anm al confronto (anche con la realtà)

Mario Sechi
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Pronti via, «no alla riforma e lo sciopero è confermato». Lo ha detto il nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi. Tutto come prima? C’è un punto importante, non viene dall’Anm, ma da Giorgia Meloni che ha dato il benvenuto a Parodi nel grande gioco: «Accolgo con favore la richiesta di un incontro col governo». Ci sarà il «sano confronto» tra governo e magistrati auspicato ieri dalla premier? Attendiamo e coltiviamo qualche guardinga opinione, sul ponte batte sempre toga rossa.

La magistratura è l’ariete di un sistema che sta cercando di far saltare la legislatura. L’alta burocrazia irresponsabile, il piccolo establishment finanziario e i media che ne sono il megafono, sono la vera opposizione al centrodestra.

Sono ben organizzati con la propaganda, possono frenare il governo (vedere alla voce immigrazione), ma non hanno la cultura per leggere tra le righe del tempo, non capiscono cosa è oggi la destra e qual è la forza del ciclo storico conservatore. Il loro punto debole è quello che William Hazlitt, un grande scrittore inglese vissuto tra il Settecento e l’Ottocento, definiva «l’ignoranza delle persone colte». Sanno tutto, ma non capiscono niente, fanno discorsi politici con l’orologio indietro, sono inattuali senza essere originali, in sintesi, sono del tutto inutili.

Soffrivano nel vedere Giorgia a Palazzo Chigi, ora che Trump è alla Casa Bianca sono impazziti come pipistrelli alla vista di una torcia. Hanno vissuto nell’oscurità, quando vedono la luce scoprono allo specchio il loro vero volto.

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