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Mattarella, una frecciata a Musk? "Novelli corsari quasi usurpatori della democrazia"

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Sergio Mattarella a Marsiglia. Il presidente della Repubblica è stato infatti insignito della più alta onorificenza accademica, il dottorato honoris causa, alll’università d’Aix-Marseille. Qui il Capo dello Stato ha tenuto un lungo discorso, ripercorrendo le tappe delle relazioni internazionali dal Novecento ai giorni nostri. A suo dire l’Unione europea "costituisce un punto di riferimento nella vicenda internazionale". Non solo, "l’Europa - ha spiegato - appare davanti a un bivio, divisa, come è, tra Stati più piccoli e Stati che non hanno ancora compreso di essere piccoli anch’essi, a fronte della nuova congiuntura mondiale. L’Unione Europea è uno degli esempi più concreti di integrazione regionale ed è, forse, il più avanzato progetto - ed esempio di successo - di pace e democrazia nella storia".

E ancora: "Rappresenta senza dubbio una speranza di contrasto al ritorno dei conflitti provocati dai nazionalismi. Un modello di convivenza che, non a caso, ha suscitato emulazione in altri continenti, in Africa, in America Latina, in Asia". Non manca il pensiero alla guerra in Ucraina. Qui Mattarella accosta chiaramente le azioni del Terzo Reich e della Russia oggi: "Anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura. La strategia dell’appeasement non funzionò nel 1938. La fermezza avrebbe, con alta probabilità, evitato la guerra. Avendo a mente gli attuali conflitti, può funzionare oggi? Quando riflettiamo sulle prospettive di pace in Ucraina dobbiamo averne consapevolezza". 

 

 

Finita qui? Niente affatto visto che il Capo dello Stato sembra lanciare una chiara frecciata a Musk. I "neo-feudatari del Terzo millennio - novelli corsari a cui attribuire patenti - che aspirano a vedersi affidare signorie nella dimensione pubblica, per gestire parti dei beni comuni rappresentati dal cyberspazio nonché dallo spazio extra-atmosferico, quasi usurpatori delle sovranità democratiche".

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