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Bruno Vespa, la domanda che fa perdere il controllo a Conte: "Lei non si deve permettere"

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Arriva nel "prologo" il momento di massima tensione nella lunghissima serata di Bruno Vespa e Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle che martedì sera è stato ospite prima a 5 Minuti e poi a Porta a porta, sempre su Rai 1 e sempre al cospetto, ovviamente, di Vespa.

Il piatto forte delle interviste è ovviamente il caso Almasri, con il giornalista che già la scorsa settimana era finito sulla graticola delle opposizioni per aver ricordato un semplice fatto: "Operazioni moralmente discutibili vengono fatte in ogni Stato da governi di ogni colore per ragioni di sicurezza nazionale. Si chiedano chiarimenti sulle 'cose sporchissime' che fanno governi d'ogni colore e latitudine a Marco Minniti e Nicola Latorre che per conto del Pd si sono occupati al più alto livello della sicurezza nazionale. Sul generale Almasri i governi Renzi e Gentiloni sanno certamente qualcosa".

 

 

 

A Conte, invece, Vespa fa notare un altro "dettaglio": "Presidente, è dura da dire ma Almasri, oltre a essere un torturatore, è anche un pezzo dello Stato libico. Cioè lei sa che quando lei è andato in Libia o quando ci va la Meloni o quando ci vanno tutti la sicurezza nell'aeroporto in cui è atterrate è garantita da Rada?".

 

 

 

Qui l'ex premier perde letteralmente il controllo "Guardi - replica riferendosi alla premier e leader di Fratelli d'Italia -, questo argomento lei l'ha già usato e non vale nulla. Se io avessi avuto da presidente del Consiglio un mandato di arresto dalla Corte penale internazionale l'avrei assicurato alla giustizia internazionale, questo non lo deve dire, non si deve permettere di dirlo perché non è un argomento".

 

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