Almasri, sì alla diretta tv dell'informativa al Senato. Giallorossi contro Meloni: "Perché scappa?"
Contrordine, compagni! La diretta televisiva ci sarà. Almeno al Senato. Si parla dell'informativa prevista al per domani, mercoledì 5 febbraio, sul caso Almasri. Chiamati a riferire in aula ci saranno Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, rispettivamente ministro della Giustizia e ministro dell'Interno, non il premier Giorgia Meloni.
Ma, come detto, ci sarà la diretta televisiva, a partire dalle 15.30: la copertura tv è assicurata per l'informativa al Senato. Al contrario, niente diretta per quella alla Camera, prevista dalle 12.15. La polemica sulla diretta televisiva era stata sollevata inizialmente da Davide Faraone, deputato di Italia Viva, che aveva denunciato come la trasmissione fosse stata negata per quel che riguarda la Camera a causa di un mancato accordo in maggioranza.
Successivamente la conferenza dei capigruppo ha dato il via libera alla diretta Rai, ma durante l'informativa dei due ministri a Montecitorio. La diretta verrà coperta dalla Rai, come detto a partire dalle 15.30. Le sinistre, Pd e M5s su tutti, si preparano ad allestire il loro show in favor di telecamera. Uno show che con discreta possibilità potrebbe finire col ritorcesri contro il fronte progressista.
In ogni caso, i giallorossi continuano ad alzare i toni dello scontro. Motivo dell'ultima recriminazione, il fatto che Giorgia Meloni non sarà in aula. "Meloni continua a nascondersi dietro ai suoi ministri", sostiene il capogruppo M5s, Riccardo Ricciardi. Dunque, a fare eco al grillino, ecco Chiara Braga del Pd: "Non capiamo perché la premier rifiuti di venire in Parlamento", ha affermato la piddina. Già, Pd e M5s alla perenne ricerca di un motivo per arrivare allo scontro frontale: la diretta televisiva non basta.