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Il generale Vannacci a Sanremo, il Pd impazzisce. "Provocazione! Non ci metta piede"

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Sinistra in rivolta contro la presenza di Roberto Vannacci a Sanremo. Ospite del Casinò Municipale per la presentazione del suo ultimo libro-autobiografia, l'europarlamentare della Lega è stato preso di mira dal Partito democratico. Il segretario provinciale dei dem, Cristian Quesada, parla addirittura di "una provocazione mediatica". E così a replicare ci pensa lo stesso generale attraverso un video social: "Nell’elenco di chi partecipa a Sanremo ci sono proprio tutti, da Fedez ad Achille Lauro, manca solo il mio nome: Roberto Vannucci - ironizza -. Eppure si parla di me anche in questa occasione. E grazie a Christian Quesada, segretario provinciale del Pd di Imperia, che sono stato chiamato in causa".

E ancora: "Non gli va proprio che io vada solo ospite a Sanremo. È stato preso dall’allergia e ha cominciato a starnutire e a grattarsi. Lui proclama che Sanremo è simbolo di apertura, cultura e inclusione, e che ha dato ampio spazio a voci e sensibilità diverse. Pertanto, io sarei l’unica voce e sensibilità diversa a non avere la possibilità di esprimersi nella Città dei fiori".

 

 

A Quesada - che ha detto che Sanremo "non può diventare una vetrina per la propaganda reazionaria" - il leghista fa notare che "secondo la sua idea di democrazia, Sanremo dovrebbe essere la vetrina dell’ideologia dogmatica progressista e di sinistra. Solo di quella". E invece no,  "signor Christian Quesada - conclude -, si faccia una fiala di Bentelan se proprio non ce la fa a smetterla di grattarsi. Sanremo è una città libera e non è un feudo ideologico riservato alla sinistra, e io ci sarò". Da qui l'appello per un confronto diretto: "Se vuole, venga anche lei ad argomentare pacatamente ed educatamente la sua contrarietà. Oppure preferisce rimanere a soffiarsi il naso?".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da ROBERTO VANNACCI (@roberto.vannacci.68)

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