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Quarta Repubblica, Nicola La Torre accusa la Germania su Almasri "Si è tolta una patata bollente"

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Una "patata bollente", una bella gatta da pelare per il governo e per il nostro Paese. E in effetti, il caso Almasri continua a tenere banco nei principali talk show politici italiani. A Quarta Repubblica, il programma di approfondimento politico di Rete 4 condotto da Nicola Porro è stato ospite l'ex Pd Nicola Latorre. Il politologo ha spiegato ai telespettatori di Mediaset perché gli altri Paesi dell'Ue - come la Germania - che avevano "ospitato" il torturatore libico ha permesso che questo soggetto uscisse dai loro confini fino a giungere in Italia. Non si tratta di un complotto, ma di mera convenienza politica.

"Sono convinto, come lei non penso affatto a dei complotti - ha spiegato la Torre -, ma sicuramente gli altri Paesi nei quali questo signore è stato presente, si sono ben guardati dal gestire questa situazione... questa patata bollente e si sono preoccupati soltanto di togliersela dalle scatole. In particolare i tedeschi che, come è noto, hanno un particolare rapporto con la Turchia che è uno dei Paesi che più di ogni altro protegge questo personaggio... nel pieno di una campagna elettorale nel corso della quale il tema dell'immigrazione è centrale".

 

 

Patata bollente o meno, le opposizioni stanno sfruttando il caso per costringere Giorgia Meloni ad andare a riferire in Parlamento. "La vicenda giudiziaria che avete raccontato stasera ci interessa relativamente. A noi interessa quello che è accaduto. Io vorrei che venisse nel luogo deputato, cioè il Parlamento, la presidente del Consiglio a spiegarci esattamente quello che è successo - ha dichiarato Debora Serracchiani del Pd -. A spiegarci qual è la scelta politica che sta dietro la liberazione di Almasri e quali sono le condizioni per cui c'è stata quella liberazione. Vogliamo che venga a farlo in Parlamento".

 

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