Prodi, Wanda Ferro: "Parla di migranti? Cos'è successo col suo blocco navale"
"La realtà è che questa sinistra è molto brava a parlare di accoglienza, a dare lezioni di umanità, ma in realtà sono sempre molto bravi a tenere i problemi lontani da sé": Wanda Ferro, sottosegretario all'Interno, ha commentato così l'uscita del dem Romano Prodi, secondo cui i centri per migranti, costruiti in Albania, si sarebbero potuti realizzare anche in Calabria. "Per loro - ha continuato Ferro parlando della sinistra in un'intervista al Tempo - va bene fare entrare tutti i clandestini, che vadano poi a finire nelle periferie delle grandi città, lontani dalle Ztl, o nelle regioni più lontane dai loro interessi, come la Calabria".
Riferendosi proprio a Prodi, poi, ha aggiunto: "Finge di ignorare che il principale obiettivo dell’accordo è quello di non fare approdare i migranti illegali in territorio europeo, grazie alla straordinaria collaborazione dell’Albania, soprattutto per ostacolare i trafficanti che si arricchiscono con le traversate della morte, un modello che sta trovando l’apprezzamento della gran parte degli altri paesi europei". E ancora: "Fa specie sentire Prodi dare lezioni sull’immigrazione, non fosse altro perché il suo nome è legato ad una delle più grandi tragedie del Mediterraneo, la strage del venerdì santo, avvenuta nel canale d’Otranto nel marzo del 1997, pochi giorni dopo che il suo governo aveva istituito il blocco navale rafforzato il respingimento dei profughi provenienti dall’Albania".
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Sull'ennesima decisione dei giudici italiani di non convalidare il trattenimento dei migranti in Albania, la sottosegretaria ha detto: "È una nuova forzatura di magistrati ideologizzati. Le mancate convalide dei trattenimenti hanno ignorato le indicazioni della Corte di Cassazione, che aveva sancito il principio secondo il quale è il governo a decidere quali sono i Paesi sicuri, e che le posizioni dei migranti avrebbero dovuto essere valutate caso per caso. Abbiamo assistito, invece, ad un’altra liberazione di massa".
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