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Rosy Bindi attacca la riforma della Giustizia: "Ecco come ci ridurrà"

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Sullo scontro governo-magistratura interviene Rosy Bindi. L'ex ministro del Pd, ospite di Tagadà nella puntata di venerdì 31 gennaio su La7, arriva a dire che "c'è in campo una riforma che stravolge la Costituzione". Il riferimento è alla separazione delle carriere per le toghe. Una proposta - la definisce - "che ci farà diventare un paese nel quale le garanzie per i poveri cristi saranno molto meno. Saranno invece garantite ai potenti e a chi ha il consenso popolare che diventerà intoccabile".

Ecco allora il solito leitmotiv: "Questo discorso andava bene quando non c'era lo Stato di diritto e non c'era la democrazia. Sono andati bene con la sospensione della democrazia ai tempi del fascismo, ma non vanno bene oggi. Loro lo sanno, per cui ogni pretesto è buono". Ma Bindi non è nuova ad accuse di questo tipo contro l'esecutivo. Sempre nel salotto di Tiziana Panella, la dem andava dicendo: "Spero ancora di continuare a meravigliarmi, però forse è arrivato anche il momento di constatare che noi abbiamo un governo illiberale". 

 

 

Secondo Bindi, "il pacchetto sicurezza è un pacchetto di forze politiche di governi che sono sicuramente lontani dalla nostra Carta costituzionale e che in nome della sicurezza stanno privando i cittadini della libertà e dei principi fondamentali delle nostre democrazie liberali. Io condanno la violenza, sempre, però dobbiamo sempre ricordarci che la violenza più odiosa e insopportabile è quella che viene dallo Stato". 

 

 

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