Cerca
Cerca
+

Kelany: "Bignami presentò un esposto, come è andata a finire". Ecco il metodo delle toghe-rosse

  • a
  • a
  • a

"Bignami presentò un esposto: la magistratura non fece nulla". Con queste parole Sara Kelany racconta quanto accaduto al deputato, nonché capogruppo di Fratelli d'Italia. Una testimonianza, quella fatta alle telecamere di Tagadà, che solleva dubbi sull'operato della magistratura. "Nella scorsa legislatura Bignami presentò un esposto circostanziatissimo, particolarmente lungo, con una serie di allegati e firmato, ma non diede origine a nulla". Insomma, "nessuna trascrizione nel registro degli indagati, nessuna trasfusione degli atti al tribunale dei ministri, nessun avviso nei confronti del denunciante". 

Un dettaglio non da poco per l'esponente di FdI, convinta che "questo ci rende noto che esiste un margine di discrezionalità che basa il suo giudizio sulla verosimiglianza o inverosimiglianza dei fatti... Evidentemente in questo caso 15 righe di Lo Voi con gli allegati ai link di stampa hanno fatto ritenere che questo esposto fosse tanto verosimile". 

 

 

Il riferimento è al caso Almasri che vede il premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano indagati. "In questo caso - prosegue Kelany - c'è un tempismo eccezionale tra l'esito della prima lettura alla Camera della separazione delle carriere e, due giorni dopo, la notizia che il governo è indagato". Poco dopo il via libera alla Camera della proposta, infatti, ecco che la Procura di Roma ha accusato l'esecutivo di favoreggiamento e peculato nei confronti del generale libico.

Qui l'intervento di Sara Kelany a Tagadà

Dai blog