"Gravissimo, Meloni fugge": la sparata di Bonelli. E la risposta di Meloni è con i fatti: vertice sull'immigrazione
Meloni indagata e la sinistra si dà un gran da fare nello sbraitare. Capofila il leader dei Verdi Angelo Bonelli che attacca a testa bassa: "La premier fugge dal Parlamento ma va sui social per fare propaganda sui social, è gravissimo che il governo non si presenti in Parlamento a spiegare perché ha liberato con aerei di Stato un criminale, assassino e stupratore. Ed è ancora più grave che la presidente Meloni faccia del vittimismo e affermi di non essere ricattabile, quando in realtà lo è dai libici, così come lo è l’Italia, perché altrimenti chiuderebbero le forniture di gas o farebbero arrivare qualche barcone in più in Italia. Ha trasformato una comunicazione dovuta in propaganda politica, attaccando i giudici per coprire la vergogna di aver liberato un criminale. Se il governo avesse detto la verità sin dall’inizio, non saremmo in questa situazione. Devono dire al Paese perché il governo ha consentito la liberazione di un criminale, un torturatore, stupratore, anche di minorenni. Meloni aveva detto che avrebbe inseguito i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, in realtà li ha riportati a casa con l’aereo di Stato. Inaudito si dia la colpa ai giudici della scarcerazione quando la voluta omissione del ministro Nordio, che si è tenuto nel cassetto la richiesta della Corte penale, dimostra che il ministero aveva gli atti per il mandato di arresto e non lo hanno fatto", ha affermato, ospite ad Agorà su Rai3.
Poi Bonelli ha proseguito: "Per il governo è tutta strumentalizzazione politica, anche i giudici della Corte penale sono strumentalizzati secondo Meloni. Non riescono a dire la verità. Meloni si definisce mamma, ma ha permesso la scarcerazione di un criminale di questo tipo. Ha accusato anche me di essere amico dei trafficanti di esseri umani, ma ricorderemo tutti l’immagine di Almasri che scende dall’aereo con il tricolore alle spalle". E proprio mentre Bonelli parlava Meloni faceva i fatti. Secondo quanto si apprende, è stata convocata a Palazzo Chigi una riunione con la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Sul tavolo, il dossier migranti. La premier è tornata anche sulla vicenda con un post dove ribadisce che "il nostro impegno per difendere l’Italia proseguirà, come sempre, con determinazione e senza esitazioni. Quando sono in gioco la sicurezza della Nazione e l’interesse degli italiani - rimarca Meloni - non esiste spazio per passi indietro. Dritti per la nostra strada".