Meloni indagata, Nello Musumeci: "Non sottovalutate gli italiani, dove arriverà FdI"
La notizia dell'indagine nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano ha scosso il governo. Il premier, in un video pubblicato sui social, ha dichiarato che "non è ricattabile". E stamani, mercoledì 29 gennaio, ha ribadito il suo impegno in difesa dell'Italia. La leader di Fratelli d'Italia, nonostante il pressing delle toghe, andrà avanti a testa alta.
L'avvocato Luigi Li Gotti, l'autore della denuncia presentata alla Procura di Roma, ha ribadito che il suo è stato un "atto doveroso". Nonostante sia stato accostato dal premier all'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, il legale ha precisato che il suo intento non era politico. Salvo poi ammettere, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, che si sente vicino politicamente al Partito democratico.
"Non commento, si è sufficientemente parlato in queste ultime ore, c’è poco da commentare", ha detto il ministro della Protezione civile e delle politiche del mare, Nello Musumeci, interpellato dai cronisti fuori Palazzo Chigi a proposito del caso Almasri. Nordio e Piantedosi ha spiegato che non interverranno in Aula. "Credo che la presidente abbia già detto quello che doveva dire. Evitiamo commenti, lasciamo giudicare al popolo italiano. Non sottovalutate il popolo italiano. Continuiamo così, arriveremo al 35-40%...".
"Non esiste spazio per passi indietro, difendo l'Italia": orgoglio Meloni dopo l'assalto delle toghe