Cerca
Cerca
+

Daniela Santanchè, in quale caso potrebbe dimettersi: rumors sulla pitonessa

Salvatore Dama
  • a
  • a
  • a

Daniela Santanchè non cambia linea. Il procedimento sul falso in bilancio non ha implicazioni politiche e non impatta sulla sua attività di governo. Dunque non ritiene necessarie le dimissioni. Quello sulla cassa integrazione Covid invece sì. E in quel caso, se dovesse andare a processo, farebbe le valutazioni del caso. Ieri la ministra del Turismo era a Verona per l’inaugurazione del Motor Bike Expo. A margine è tornata a parlare della sua vicenda personale. Che finisce per avere implicazioni su tutto il governo. Giovedì, a margine di un consiglio dei ministri lampo, raccontano ci sia stato un incontro con la premier. Al momento non risolutorio. I partiti della maggioranza, in primis Fratelli d’Italia, continuano ad avere un approccio garantista verso Santanchè e nessuno, almeno ufficialmente, sta spingendo per le dimissioni.

Smentita anche l’ipotesi di un cambio in corsa. Con Lucio Malan nominato al Turismo e la ministra al suo posto alla guida dei senatori meloniani. E adesso, in assenza di accelerazioni nelle prossime ore, si aspetta il 29 gennaio. Data importante, perché la Cassazione deciderà la competenza del procedimento per truffa all’Inps sulla cassa Covid. Il fascicolo passerà a Roma o resterà a Milano? Nel secondo caso, i tempi di un possibile nuovo rinvio a giudizio sarebbero più brevi. Ma, nel frattempo, Daniela tiene il punto: «Ho sempre detto che sulla questione della cassa integrazione ne capisco le implicazioni politiche e avrei sicuramente fatto, se fossi stata rinviata a giudizio, cosa che per adesso non c’è, un passo indietro», spiega la ministra ribadendo l’intenzione di rimanere al suo posto. Del resto, precisa, «nessuno me lo ha chiesto» e anche i rapporti con la premier Meloni «vanno come sempre».

 

 

 

Preoccupazione? No. «Sono assolutamente tranquilla, confidente, credo nei magistrati, ci si difende nei processi, non ci si difende sui giornali e io sono una che non patteggerà mai. Vado fino in fondo». La titolare del Turismo conferma i suoi prossimi appuntamenti, a partire da quello di Gedda al Villaggio Italia per la tappa del tour della nave Amerigo Vespucci, dove non incrocerà Meloni (che arriverà oggi). «Capisco che c’è una gogna, un attacco, non so nemmeno come chiamarlo, un accanimento su questa cosa», prosegue, «capisco che l’opposizione non ha temi» ma «nessuno mi fa saltare in aria».

Sul caso ieri è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa: «Credo che» Daniela Santanchè «sia comunque in una fase di valutazione, credo che stia valutando e valuterà bene quello che deve fare». La seconda carica dello Stato non chiude ad alcuno scenario, ma si limita a richiamare le dichiarazioni della ministra, che sono «abbastanza chiare». Santanchè «ha detto che non si dimette? No, lei dice «non ho mai detto che mi dimetto per il falso in bilancio, ho sempre detto che mi dimetterei se arrivasse un rinvio a giudizio» sulla questione della cassa integrazione Covid.

Forza Italia continua a tenere una posizione garantista: «Sono sempre stato un sostenitore del fatto che finché non si è condannati si è innocenti. Poi, per il resto, è una scelta del ministro», taglia corto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’opposizione attacca: «Non capiamo perché Meloni vuole far dimettere Daniela Santanchè, rinviata a giudizio, e non vuole far dimettere Delmastro rinviato a giudizio», domanda la senatrice renziana Raffaella Paita.

 

 

 

Dai blog