Almasri, Piantedosi: "Urgenza e sicurezza, perché abbiamo espulso il tunisino"
La sinistra sta facendo un gran baccano sull'espulsione, dopo l'arresto, di Najeem Osema Almasri Habish, ufficiale libico. Dopo la richiesta di chiarimenti da parte delle opposizioni, il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, in Aula al Senato ha risposto alle contestazioni spiegando come sono andate le cose: "Il 21 gennaio la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull’arresto del cittadino libico", perché "valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa".
E ancora: "L’uomo è stato dunque rilasciato nella serata dello stesso giorno per poi essere rimpatriato a Tripoli, per ragioni di urgenza e sicurezza, vista la pericolosità del soggetto", ha affermato il titolare del Viminale rispondendo al question time al Senato sul caso del Almasri, e rimandando a una successiva informativa urgente per approfondire e riferire su tutti i passaggi della vicenda, "ivi compresa la tempistica riguardante la richiesta, l’emissione e l’esecuzione del mandato di cattura internazionale, che è poi maturata al momento della presenza in Italia del cittadino libico".
E ancora: "Sulla ricostruzione dei fatti che hanno portato all’espulsione del cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish" a seguito "della mancata convalida dell’arresto da parte della Corte d’appello di Roma, considerato che il cittadino libico era ’a piede liberò in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte Penale Internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Testo unico in materia di immigrazione. Il provvedimento è stato notificato all’interessato al momento della scarcerazione e, nella serata del 21 gennaio, ha lasciato il territorio nazionale". Insomma, ecco le risposte chiare allo sbraitare scomposto della sinistra in cerca di appigli per strumentalizzare ogni caso contro il governo.