Meloni da Trump, Carlo Fidanza fa impazzire la sinistra: "Il vero dato di oggi"
"Il dato vero oggi è che la credibilità di Giorgia Meloni e la stabilità del nostro governo danno al mondo un messaggio forte e chiaro: l’Italia è tornata". Con queste parole il capodelegazione di FdI Carlo Fidanza - a Washington insieme al premier per la cerimonia di insediamento del repubblicano - ha elogiato il ruolo del presidente del Consiglio nel rafforzare i rapporti tra il nostro Paese e gli Stati Uniti.
"Coltivare un rapporto privilegiato con la nuova amministrazione Usa, fondato sulla sintonia politica e personale ma anche su interessi geopolitici convergenti, a partire dal rinnovato protagonismo italiano in Africa e Mediterraneo", ha spiegato Fidanza in un'intervista rilasciata al Tempo. A Washington Meloni ha anche l'opportunità di costruire e rafforzare "una rete di rapporti importanti, come quello che storicamente unisce i Conservatori europei, che Meloni ha guidato fino a pochi giorni fa, ai Repubblicani americani. Ed è bello - ha aggiunto Fidanza - vedere nuovi leader conservatori affermarsi in giro per il mondo, ciascuno con le proprie sensibilità e specificità nazionali, ma uniti da valori comuni".
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Fidanza ha poi colto l'occasione per smontare tutte quelle tesi della sinistra che vedono in Trump una minaccia per l'Unione europea. "La sinistra è ancora tramortita - ha dichiarato -. Trump alza il tiro per negoziare da posizioni migliori, lo sta facendo con Messico e Canada e lo farà con l’Ue. Su Groenlandia e Panama pone temi che riguardano anche la nostra sicurezza: l’attivismo russo-cinese nell’Artico e il controllo di Pechino sulle infrastrutture strategiche". E poi su Gaza ha ricordato: "In Medio Oriente Trump ha influito eccome, affiancando un suo incaricato a quello di Biden e supportando l’azione decisiva di Qatar ed Egitto. Ora bisogna stabilizzare la tregua e lavorare a nuovi 'Accordi di Abramo' tra Israele e paesi arabi, uno dei grandi successi della prima presidenza Trump".
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