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Angelo Bonelli, incubo a scuola: "Perché mi riempivano di schiaffi"

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Angelo Bonelli ai microfoni di Un Giorno da pecora parla del fenomeno del bullismo. Nel corso di una chiacchierata nel celebre programma radiofonico il leader dei Verdi torna con la memoria sui banchi di scuola e soprattutto al periodo delle elementari. "Riguardo all’essere preso in giro, ho la pelle dura. Quando andavo alle elementari e alle medie e volava il classico schiaffo dei compagni, quello per cui poi ti giri e tutti fanno finta di niente, a prenderlo ero sempre il primo", ha raccontato Bonelli.

Ma non fisnisce qui. La rivelazione del capo politico del partito dei Verdi si fa più precisa e circostanziata. Il motivo di questi "scherzi"? "Solo perché avevo la erre moscia", spiega. "Nel 2025 non ho ancora fatto nessun esposto, figuriamoci farlo su una latitanza", aggiunge con autoironia spiegando che "non ho fatto nessun esposto su Salvini: il mio esposto sulla sua ’latitanza' era ovviamente ironico, pensavo si fosse capito".

 

 

"Quest’anno però ho fatto un fioretto: non parlare mai male di Matteo Renzi", ha aggiunto Bonelli. In compenso però Bonelli continua a parlare male soprattutto di Giorgia Meloni. Del resto non ha mai abbassato i toni dai banchi dell'opposizione. Un marchio di fabbrica che condivide con Nicola Fratoianni. 

 

 

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