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Fabio Rampelli sbotta alla Camera: "Si sentono urla disumane. Perché?". Grida e mistero

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"Non si capisce perché ogni tanto si sentono delle urla disumane. Così a freddo!": il presidente di turno della Camera, Fabio Rampelli, lo ha detto durante una seduta piuttosto vivace, perdendo così l'aplomb che lo contraddistingue di solito durante le intemperanze verbali. A un certo punto, infatti, l'aula è stata dominata da scontri piuttosto forti tra Forza Italia e opposizione. E i toni si sono alzati al punto che il deputato di Fratelli d'Italia si è addirittura spaventato. E così, al termine della seduta, quando restavano pochi ordini del giorno da votare, Rampelli a microfono aperto ha fatto una riflessione a voce alta, parlando di "urla disumane". 

Ad accendere il dibattito in aula, durante le votazioni degli emendamenti alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere, è stata la figura di Silvio Berlusconi. Pietro Pittalis di Forza Italia ha difeso il Cav accusando le opposizioni e, in particolare Avs, di pronunciare "maldicenze e pattume. Non si può continuamente da parte di questi signori sinistri ma con il portafogli a destra continuare a diffamare un baluardo della giustizia" come Berlusconi "e non possiamo consentire ad omuncoli senza arte né parte, a scappati di casa, di infangare la memoria di Silvio Berlusconi". Le opposizioni, allora, hanno chiesto a Rampelli di intervenire. E lui ha detto: "Avete avuto l'opportunità di parlare voi prima, adesso ascoltate". 

Guarda qui il video di Rampelli alla Camera

 

 

 

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